Medicina e ricerca

Congresso Sin a Palermo: ematologia neonatale al centro

di Costantino Romagnoli (presidente della Società italiana di Neonatologia)

Il Congresso nazionale della Sin-Società Italiana di Neonatologia in corso a Palermo è dedicato al Neonato pretermine e in particolare ai pretermine nati prima della 34a settimana di vita. “Non tanti, ma molto importanti”. Tutti i problemi che questi neonati possono incontrare dopo la nascita saranno trattati e discussi sulla base delle più recenti acquisizioni scientifiche.

Nel programma congressuale è inserito il Workshop on Neonatal Hematology. L'ematologia neonatale è uno dei campi nel quale sono state acquisite importanti nozioni scientifiche con rilevanti ripercussioni sul piano clinico assistenziale. I problemi ematologici infatti hanno ripercussioni su molta della patologia del neonato pretermine.

L'iperbilirubinemia neonatale sembrava un problema risolto dopo che le acquisizioni sulla fisiopatologia della bilirubina e l'ottimizzazione del trattamento fototerapico ci avevano messo nelle condizioni ideali per trattarla. Eppure siamo stati capaci di comportarci in modo tale che l'iperbilirubinemia grave e le sue ripercussioni neurologiche tornassero ad essere un problema per meri problemi economici. E' per tale motivo che, aprendo il workshop, il professor Christensen ne affronterà gli aspetti attuali più rilevanti. E siamo certi che l'esperienza che ci porterà potrà integrare quanto di buono siamo riusciti a realizzare con le raccomandazioni per il trattamento dell'iperbilirubinemia che la Sin ha pubblicato lo scorso anno.

L'ematologia moderna ha anche identificato nei fattori di crescita dei globuli rossi un importante elemento di protezione del sistema nervoso centrale. L'eritropoietina che i neonatologi usano per prevenire l'anemia tradiva del pretermine si sta rivelando molecola utilissima anche nel favorire lo sviluppo del sistema nervoso centrale e nella prevenzione di alcuni danni neurologici. La professoressa Juul, neonatologa di fama mondiale per gli studi in tale campo, ne parlerà ampiamente e ne discuterà con i più esperti neonatologi che ne modereranno l'intervento.

L'interazione tra eritropoietina e infezioni è un altro problema “nuovo” che gli ematologi hanno affrontato negli ultimi anni. Ascoltando la relazione del professor Christensen sui rapporti tra eritropoietina ed enterocolite necrotizzante ci auguriamo di poter trovare il modo ottimale per potere prevenire tale grave patologia che mette a rischio la vita dei nostri pretermine e che, quand'anche risolta chirurgicamente, crea gravi problemi a breve e a lungo termine (deficit di crescita, sindrome dell'intestino corto, ecc.).

Forse le nuove forme di eritropoietina ci aiuteranno a evitare il ricorso alle trasfusioni di globuli rossi che oggi usiamo per trattare l'anemia neonatale. Anemia le cui ripercussioni cardiocircolatorie possono talora compromettere le funzioni vitali dei pretermine tanto da condizionarne la sopravvivenza e da comprometterne la qualità di vita. Evitare trasfusioni dei globuli rossi aiuta anche a prevenire la Retinopatia della prematurità, la più frequente causa di cecità nel neonato pretermine che cerchiamo anche di prevenire con altre modalità assistenziali, come ci dirà la professoressa Hellstrom.

Robin Ohls ha dedicato e dedica la propria attività a questi problemi e ci presenterà l'esperienza fatta con la Darbepoetina. Della prevenzione dell'anemia precoce, spesso legata ai ripetuti prelievi di sangue che siamo costretti a fare a questi neonati, ci parlerà P. Carroll affrontando uno dei temi più attuali della neonatologia moderna: realizzare il modo migliore per far sì che il sangue placentare torni nel corpo del neonato dopo la nascita ottimizzando i tempi della chiusura del cordone ombelicale.

Nel workshop saranno anche affrontati i problemi della coagulazione. Enrico Lopriore ci parlerà di quanto di nuovo abbiamo acquisito sulla trombocitopenia neonatale del pretermine, su come e perché si verifica, su come evitarne le gravi conseguenze ottimizzandone i tempi di trattamento.

La coagulazione può anche far male perché il neonato pretermine ha un equilibrio molto labile tra ipo- e ipercoagulabilità. Le stesse piastrine che ci difendono dalle emorragie possono essere il primum movens degli eventi trombotici che abbiamo scoperto essere sempre più frequenti nei neonati pretermine. Le trombosi nella terapia intensiva neonatale saranno trattate da M. Saxonhouse la cui esperienza arricchirà certamente le nostre conoscenze.

Ma la coagulazione non ha solo importanza in ambito ematologico perché la coagulazione è strettamente connessa con i meccanismi dell'infiammazione: infiammazione che non è solo infezione, ma anche reazione a danno da radicali dell'ossigeno, a danni da molecole tossiche (bilirubina ed altre), a danno da lesioni ipossico ischemiche. Antonello Del Vecchio ce ne parlerà ampiamente e da lui apprenderemo come e quanto la coagulazione sia importante per la vita dei neonati gravemente pretermine.


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