Medicina e ricerca

Più luce in vista

di Giuseppe Castronovo (presidente dell'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-Sezione italiana)

Oggi si celebra la Giornata mondiale della vista, una manifestazione di grande sensibilità sociale finalizzata alla prevenzione della cecità e dell'ipovisione. Per l'occasione abbiamo organizzato iniziative gratuite in 74 città, con tanto di check-up oculistici in una ventina di piazze a bordo di Unità mobili oftalmiche (speciali camper attrezzati). La brillante iniziativa – voluta dall'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-Iapb Italia onlus in collaborazione con l'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti – è tanto più importante quanto la miopia è in aumento in tutto il mondo (+30%): solo in Italia colpisce almeno 15 milioni di persone.

Più risparmi da prevenzione e diagnosi precoce
Fare più prevenzione e diagnosi precoce significa consentire allo Stato di risparmiare più risorse e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Non a caso la Giornata mondiale della vista si celebra sotto l'Alto patronato del Presidente della Repubblica. Sempre oggi abbiamo allestito nei Giardini del Quirinale un percorso temporaneo per persone che vedono pochissimo, in modo da consentire a un gruppo di ipovedenti la piena accessibilità.

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stima che ci siano 285 milioni di disabili visivi sulla Terra, dei quali 39 milioni sono ciechi e 246 milioni ipovedenti (i disabili sono in totale un miliardo). Però nell'80% dei casi sono prevenibili, nonostante l'invecchiamento demografico in atto. Ogni cittadino deve recarsi dall'oculista non solo quando si presenti qualche problema, ma deve sempre sottoporsi a controlli oculistici periodici. Questo messaggio deve trovare accoglimento in ogni persona: la vista è un bene meraviglioso che dà autonomia, libertà ed è il simbolo della salute stessa. Ciò è fondamentale per una vita più serena, d'integrazione e partecipazione. Ne deve essere pienamente consapevole ogni genitore, ogni insegnante e ogni anziano.

Malattie oculari e riabilitazione visiva
I temi centrali di quest'anno sono la prevenzione delle malattie oculari degli adulti e la riabilitazione visiva. Per l'occasione bisogna capire cosa provocano le malattie oculari che colpiscono specialmente gli adulti (cataratta, glaucoma, retinopatia diabetica, degenerazione maculare legata all'età): abbiamo deciso di distribuire un “simulatore” di queste patologie, una sorta di grande segnalibro attraverso il quale si può guardare il mondo. Si consideri che l'80% delle informazioni provenienti dall'ambiente circostante passa attraverso la vista, il senso dominante nell'uomo. Dunque chi ha subito un danno visivo – situazione il più delle volte evitabile – deve imparare a sfruttare la “quantità” di vista che gli resta, possibilmente ricorrendo alla riabilitazione visiva.

Secondo una stima dell'Oms il numero di ciechi con più di 50 anni aumenterà almeno fino al 2019 (quando si calcola che la popolazione mondiale supererà i 7,5 miliardi), a meno che non si prevengano o si riducano le principali cause di disabilità visiva. In diversi casi a essere esposta a problemi è la retina la quale veicola, attraverso il nervo ottico, informazioni al cervello (dove le immagini vengono codificate e memorizzate). In un certo senso, come scrive il poeta tedesco Christian Friedrich Hebbel, “l'occhio è il luogo in cui si mescolano anima e corpo”.

Mi preme sottolineare, come ha scritto la Corte dei Conti in una sua relazione, che «il potenziamento dei programmi di medicina preventiva […] è uno strumento capace, sul medio-lungo periodo, migliorando le condizioni generali di salute della popolazione, di generare minore spesa sanitaria e maggiore appropriatezza nell'uso delle risorse». Quindi occorrerà puntare maggiormente alla prevenzione, nella quale l'Italia ancora investe ancora troppo poco. Come sa bene anche il nostro ministero della Salute.

Infatti investire oggi in prevenzione delle malattie oculari significa avere meno ciechi domani: lo Stato può così risparmiare sul piano delle diverse forme assistenziali, che vanno dalle pensioni alle indennità di accompagnamento. Si può sovente evitare ai cittadini la sofferenza della cecità: le politiche di prevenzione delle malattie oculari – come ben evidenzia uno studio della Luiss – comportano risparmi enormi. Sin dalla nascita è fondamentale evitare il buio e rimanere nello splendido mondo della luce. (info: www.iapb.it )


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