Medicina e ricerca

Cecità evitabile: a carico dell’Inps ogni anno 100.000 pensioni e 125.000 indennità. Appropriatezza prescrittiva e pdta: le priorità per curare meglio i pazienti e contenere i costi

di Francesco Saverio Mennini, (direttore Economic Evalutation and HTA - EEHTA, CEIS, Facoltà di Economia, Università Tor Vergata, Roma e Kingston University, London, UK)

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Sono stati recentemente presentati a margine del Congresso Internazionale FLOREtina 2015 (10-13 Dicembre 2015), i dati preliminari del primo Osservatorio Italiano sui Costi della Cecità Legale, curato dal Economic Evalutation and HTA del CEIS, della Facoltà di Economia dell'Università di Roma “Tor Vergata” e promosso da Novartis.
Obiettivo dell'Osservatorio è analizzare l'impatto previdenziale e assistenziale della cecità evitabile, per la quale esistono oggi - a differenza del passato - delle valide soluzioni terapeutiche come i farmaci inibitori del VEGF, che possono evitare di arrivare a gravi livelli di ipovisione, tali da richiedere interventi diretti del sistema previdenziale.
L'introduzione di queste terapie rappresenta una pietra miliare nell'Oftalmologia, in quanto ha reso possibile la cura di patologie oftalmiche per le quelli c'erano scarse o addirittura nulle risorse terapeutiche, tra cui la Degenerazione Maculare Senile, principale causa di cecità legale e di ipovisione tra gli ultrasessantenni nei Paesi industrializzati.
I dati emersi da questa prima parte della ricerca permettono di evidenziare e portare a conoscenza, per la prima volta nel nostro Paese, il carico, tanto delle prestazioni (previdenziali e assistenziali) quanto economico e finanziario, dell'INPS relativo alla cecità.
Il primo dato rilevante è sicuramente quello relativo alle prestazioni fornite ai ciechi civili (assoluti, ovvero con residuo visivo pari a zero in entrambi gli occhi, anche con eventuale correzione e parziali o ventesimisti, ovvero con residuo visivo non superiore a un ventesimo in entrambi gli occhi con eventuale correzione) ed all'importo medio per paziente.
Si evince per le pensioni un numero di prestazioni erogate pari a 100.000 ogni anno con un importo medio per paziente pari circa 3.300 € all'anno. Per quanto riguarda le indennità abbiamo un numero di prestazioni totale pari a 125.000 con un importo medio per singolo paziente pari a circa 6.000 € .

Già alla luce di questi numeri, si evince l'enorme carico del sistema previdenziale con riferimento a questa categoria di pazienti.
Proseguendo nell'analisi, si riscontra, tanto per le pensioni quanto per le indennità, un andamento crescente di prestazioni erogate. Osservando, nel dettaglio, il trend delle domande accolte per specifico ICD9 (codice assegnato per patologia oculare) si nota come l'incremento maggiore riguardi patologie quali la degenerazione maculare e del polo posteriore della retina, la degenerazione maculare senile della retina e la retinopatia diabetica. A livello generale, è interessante notare come, dal 2012 al 2014, si sia verificato un incremento di domande pari a più del 20%. E' altresì importante evidenziare come questo dato sia confermato anche dalle prestazioni fornite all'interno delle strutture ospedaliere deputate a fornire assistenza sanitaria a questi pazienti.
In conclusione, considerando il peso in termini di Costi Diretti sanitari (circa 400 milioni di Euro ogni anno), i costi legati alla perdita di produttività (300 milioni di Euro all'anno) e l'impatto in termini di prestazioni assistenziali e previdenziali fornite dall'INPS, ci si rende conto di quanto siano impattanti queste patologie per il sistema di welfare Italiano e di come politiche sanitarie corrette e indirizzate all'appropriatezza terapeutica e ad una maggiore efficienza degli attuali percorsi diagnostico-terapeutici possano portare ad un miglioramento dello stato di salute dei pazienti coinvolti, con una conseguente riduzione di spesa pubblica (tanto sanitaria che previdenziale e sociale).


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