Più attenzione alla salute “al maschile”: a rischio tumore al testicolo soprattutto gli under 40. Via al congresso degli urologi

È stato inaugurato oggi a Roma il Congresso nazionale “Qualità della vita in Urologia e Andrologia: dalla terapia della malattia alla terapia del paziente” sarà un'importante occasione di confronto fra gli specialisti per scambiarsi le ultime esperienze diagnostiche e terapeutiche sul cancro al testicolo, il tumore più comune tra i giovani maschi che, se diagnosticato e curato in tempo, può essere vinto, restituendo al soggetto una vita normale. I progressi fatti in urologia per affrontare questa particolare patologia, sono certamente molto importanti.
Il cancro al testicolo è il tumore maschile in età giovanile più frequente, ma purtroppo spesso sottovalutato, anche perché non dà particolari sintomi. Colpisce principalmente fra i 25 e i 40 anni, in piena età riproduttiva, e rappresenta l'1% del totale delle neoplasie dell'uomo e quasi il 10% dei tumori urogenitali maschili. In Italia stiamo registrando un aumento dei casi (oltre 2mila nel 2012), ma siamo in grado di assicurare che la mortalità è in netto calo, perché oltre 9 casi su 10 si curano, con un tasso di sopravvivenza a 10 anni pari al 98%. E' necessario, tuttavia, scoprirli in tempo. Fondamentale, bisogna ripeterlo, la prevenzione. L'uomo come la donna deve farsi visitare almeno una volta l'anno e imparare le manovre di autopalpazione. Basta un minuto una volta al mese, dopo un bagno o una doccia caldi. In caso di dolore o di presenza di piccoli noduli duri al tatto, il suggerimento è di consultare immediatamente un urologo.
Si parlerà anche di cancro alla prostata, che rappresenta la prima neoplasia del maschio adulto, e delle nuove tecnologie applicate alla chirurgia prostatica. In particolare della Laparoscopica Robot-assistita, al fine di ridurre le problematiche di incontinenza urinaria e di deficit erettile spesso conseguenti all'asportazione della prostata. Sebbene la tecnica possa ridurre l'incidenza di tutto questo, di contro questa tecnologia presenta costi elevati a fronte di un rimborso del Servizio Sanitario Nazionale non adeguato. Per ammortizzare i costi il punto di pareggio sarebbe raggiunto dopo 508 interventi eseguiti per singola struttura.
Due le possibili soluzioni per ottimizzare il sistema: creare aree condivise di utilizzo del Robot; riservare l'utilizzo della metodica a centri di eccellenza (hub) con l'installazione di apparecchiature in numero proporzionale ai casi trattati in ogni singola regione. Nel Lazio attualmente il numero di macchine è superiore al fabbisogno dei casi trattati, se si vuole rispettare il punto di pareggio adeguato.
Altro argomento oggetto di discussione del Congresso le malattie sessualmente trasmesse (Mst) che sono strettamente legate alla scarsa o nulla igiene intima, in particolare prima e dopo un rapporto. Numerosi studi confermano che l'infezione da papilloma virus così come nella donna, può determinare nel maschio lo sviluppo di un tumore, in questo caso del pene. Un'igiene accurata può ridurre l'infezione. Occorre, perciò, educare i bambini a lavarsi correttamente, prima che la loro vita sessuale abbia inizio.
Durante il congresso ampio spazio sarà dato alla sessualità della coppia dopo un intervento alla prostata per un cancro e alla chirurgia ricostruttiva dopo un tumore genitale nell'uomo. Parleremo inoltre su come conservare la fertilità in seguito al trattamento di un tumore al testicolo, che cosa fare per prevenire la disfunzione erettile; quali precauzioni adottare per scongiurare l'insorgere di infezioni urinarie o l'aggravarsi di disturbi della minzione nei soggetti che passano tante ore del giorno alla guida. Iniziative come la Giornata Nazionale della Salute della Donna sono diventate un appuntamento annuale fisso, ma occorre incominciare a pensare anche all'uomo. Tutelare la salute del maschio significa aver cura della salute della coppia.