Medicina e ricerca

Presbiopia, a Pisa il laser che “mette a fuoco”

di Marco Fantozzi (Oftalmologo Casa di Cura San Rossore Pisa e Responsabile chirurgia refrattiva ospedale di Prato)

La presbiopia è una condizione fisiologica dell'apparato visivo legata all'età che colpisce a partire dai 40 anni, poiché la lente naturale dell'occhio, il cristallino, invecchia e perde elasticità. La presbiopia può però essere corretta con due trattamenti: il laser e la chirurgia intraoculare. L'oculista avrà così modo di informare il proprio paziente sulle tecniche di chirurgia più avanzate con cui è possibile risolvere questo problema esiste oggi un innovativo sistema laser, che impiega una tecnologia a femtosecondi, è l'unico tra i laser per la chirurgia della cornea che si contraddistingue per l'eccellente precisione d'incisione, la velocità, la modalità “soft” di trattamento e che soprattutto consente di inserire una lente intracorneale nell'occhio non dominante evitando che si formino delle micro pieghe della lente. Il laser permette di creare una tasca in 3D con una superficie molto liscia che agevola il posizionamento della lente intracorneale, evitando l'attrito che potrebbe inficiarne il funzionamento. Sebbene infatti vengano adoperati entrambi gli occhi allo stesso modo, un occhio è sempre più specializzato dell'altro nella vista da lontano, definito appunto l'occhio dominante, mentre l'altro è più specializzato nella vista da vicino. Attraverso questo trattamento si potenzia questa specializzazione, senza alterare la sensazione di visione binoculare lontano-vicino.

Abbiamo elaborato un nuovo metodo per inserire la lente per la presbiopia con questo laser di nuova generazione che ha profilo ottimale per la tasca corneale, che minimizza il rischio di formazione di micro pieghe, che si presentava con altre tipologie di laser. Il primo paziente a 24 ore dall'intervento è stato in grado di vedere 10 decimi da lontano e le lettere più piccole da vicino. L'intervento è reversibile, non provoca alcun danno ai tessuti ed è anche ripetibile: è possibile infatti sostituire, se necessario, la lente con una di gradazione superiore. Ha una durata di 10 minuti, non è necessaria alcuna degenza e l'unico accorgimento da attuare è l'uso di appositi colliri. Non presenta effetti collaterali, può comparire nelle prime ore dal posizionamento della lente solo una lieve sensazione di corpo estraneo. È bene precisare che questa tecnica è già esistente ma è stata rivista da noi. Ovviamente saranno indispensabili studi su un numero maggiore di pazienti per poter consolidare l'impianto delle lenti usando tale laser.

In Italia, la Casa di Cura San Rossore è stata la prima ad effettuare il primo posizionamento di questa speciale lente che è in fase di approvazione dal FDA Americano. La prima lente è stata impiantata in collaborazione con l’inventore, il luminare americano Vladimir Feingold di Irvine (California).

Cos’è la presbiopia
La presbiopia comporta la difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti alle varie distanze, la cosiddetta accomodazione, si riduce infatti con il passare degli anni anche per il progressivo indurimento del cristallino, la lente naturale del nostro occhio, o per l'indebolimento dei muscoli che ne regolano i movimenti, o per l'allungamento delle fibrille che collegano i muscoli al cristallino. Il risultato è che non si riesce più a mettere a fuoco gli oggetti alla normale distanza, ma si deve allontanarli per poterli vedere nitidi. I primi segnali si riconoscono da semplici gesti: si strizzano gli occhi sperando di riuscire a mettere a fuoco i messaggi che arrivano al cellulare o le notizie del giornale, oppure si allontana il tablet, lo smartphone o i libri attraverso un gioco di distensione più o meno accentuato delle braccia. La difficoltà di lettura è il principale sintomo della presbiopia, però ad essa spesso sono associati disturbi come l'affaticamento visivo nella lettura prolungata, la visione doppia delle lettere, bruciori e arrossamento degli occhi e talvolta anche cefalea dopo aver letto per molto tempo. Non esiste prevenzione per la presbiopia, perché è un processo d'invecchiamento naturale e fisiologico dovuto al passare del tempo che interessa tutti noi, nessuno escluso. Alcuni possono essere interessati in modo più evidente e altri in modo più leggero. Bisogna cercare di correggerla con occhiali idonei o interventi chirurgici ed evitare così problemi che possono verificarsi se non adeguatamente trattata. Uno sforzo prolungato nella messa a fuoco di oggetti ad una distanza ravvicinata senza correzione può portare ad affaticamento visivo e anche a vere patologie. È buona norma sottoporsi a un controllo oculistico intorno ai 40 anni di età, soprattutto se si è osservato un abbassamento o comunque un cambiamento della vista. Non è consigliabile fare finta di niente e costringere gli occhi a leggere ed a lavorare con difficoltà sottoponendoli ad inutili affaticamenti: il difetto si può e si deve correggere.


© RIPRODUZIONE RISERVATA