Medicina e ricerca

Andi: prevenzione e diagnosi precoce contro i tumori del cavo orale

di Sara Lavorini

Il tumore del cavo orale è una neoplasia, purtroppo in aumento, che colpisce annualmente il 7% della popolazione maschile e l'1% di quella femminile.
Fino a qualche anno fa questa forma di cancro aveva un'incidenza molto bassa ma ad oggi, a causa dell'aumento della cattiva abitudine al fumo e dell'infezione da Papilloma virus (Hpv), si registrano 6 mila nuovi casi all'anno, con tasso di mortalità a 5 anni dalla diagnosi di oltre il 70%.
E' come se ogni tre ore una persona morisse a causa di questa grave patologia.
L'allarme è stato lanciato oltre che dagli oncologi, anche dagli odontoiatri e dagli igienisti dentali, che quotidianamente si occupano della salute della bocca e hanno il dovere di fare prevenzione.
«Tra i fattori di rischio per l'insorgenza di questa neoplasia che interessa gengive, lingua e tessuti molli della bocca – dichiara il presidente Toscana dell’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi), Luca Barzagli - ci sono fumo, alcol, cattiva igiene orale, protesi dentarie mal realizzate e una dieta povera di frutta e verdura e Papilloma Virus (Hpv). Molto preoccupante è anche l'aumento di lesioni precancerose, già nella fasce più giovani della popolazione, ovvero gli adolescenti, che a causa sia degli stili di vita spesso errati, come fumo e alcool e, anche del sesso orale non protetto, possono causare infezioni da papilloma virus. Per questo motivo è doveroso fare partire delle campagne di prevenzione ed educazione della salute orale, già dalle scuole e dai consultori».
La necessità di sensibilizzare i pazienti e quindi fare delle campagne informative ai cittadini, ha portato già da diversi anni gli specialisti che lavorano in campo odontoiatrico ad organizzare nelle pizze delle giornate di screening gratuiti in tutta Italia.
Obiettivo comune è aumentare il numero dei casi diagnosticati precocemente e di conseguenza ridurre la mortalità, ancora troppo alta, non solo in Italia. Quando infatti il carcinoma è rilevato e curato nella sua fase iniziale, è possibile ottenere una guarigione completa e avere uno standard di sopravvivenza dell'80% ed effettuare così, anche interventi meno invasivi per il volto e per il cavo orale.
«L'Andi con la sua Fondazione tutti gli anni si impegna con l'Oral Cancer Day (Ocd), - aggiunge Barzagli -, che in realtà dura un mese e, in tutte le piazze italiane organizza dei Gazebi informativi, per la divulgazione di depliant su come fare prevenzione. In alcune città si fanno addirittura le visite gratuite ai cittadini direttamente e, comunque siamo disponibili per le visite nei nostri studi per tutto il mese. L'idea dell' Ocd è venuta ad Andi ed ormai è diventata un appuntamento obbligato di tutti gli anni. In Toscana abbiamo firmato, come Andi un protocollo di intesa con la chirurgia maxillo - facciale di Firenze il cui direttore è anche presidente della associazione dei tumori, in modo da poter snellire le procedure di diagnosi o, in caso di accertata malattia, il percorso terapeutico. Per un'azione ancora più ampia contro il cancro orale e per una diffusione sempre più capillare, in questa decima edizione l'Oral Cancer Day ha vantato una nuova importante sinergia con Cao Nazionale (Albo Nazionale Odontoiatri), Cenacolo Odontostomatologico Italiano (Coi-Aiog) e Società italiana di Patologia e Medicina orale (Spmo). E' fondamentale poi la collaborazione con gli igienisti dentali, figure altamente specializzate nella prevenzione, che si occupano anche del mantenimento della salute orale dei pazienti. Nelle sedute di richiamo infatti l'igienista ha il compito di segnalare al medico qualsiasi forma di lesione sospetta rilevata. Per il prossimo anno è già stata programmata per sabato 13 maggio la giornata dell' Oral Cancer Day».


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