Medicina e ricerca

Dolore articolare e tecniche radiologiche, con i trattamenti percutanei risolti l’80% dei casi

di Enzo Silvestri (direttore Diagnostica per Immagini Ospedale Evangelico di Genova) Alberto Bellelli (coordinatore del comitato scientifico del progetto SI-Infiltra)

La patologia degenerativa articolare interessa il 25% della popolazione italiana. Moltissimi pazienti oggi possono trovare soluzione ai problemi legati al dolore articolare grazie alla terapia infiltrativa guidata dalle tecniche radiologiche. Queste nuove possibilità terapeutiche sono state oggetto dell'ultimo Congresso Nazionale svolto a Roma il 18 e 19 maggio in occasione del quale sono stati presentati i risultati dello Studio Multicentrico Nazionale “SI- Infiltra” che ha coinvolto 9 Ospedali di rilievo Nazionale a Roma, L'Aquila, Genova, Varese, Milano, Viareggio e Torino. Per un periodo di 15 mesi sono stati registrati i trattamenti di radiologia interventistica muscolo-scheletrica su 1.900 pazienti sintomatici per patologie degenerative artritiche delle spalle, della colonna, delle anche, delle ginocchia e delle caviglie monitorando i miglioramenti progressivi della sintomatologia durante le diverse fasi del trattamento. A completamento del ciclo di cura i risultati hanno visto le patologie risolte per l'80% dei casi.

Risultati raggiunti grazie all'utilizzo delle più recenti tecniche infiltrative osteo-articolari attraverso l'utilizzo della guida ecografica Le immagini diagnostiche delle diverse tecniche della Radiologia forniscono oggi la possibilità della guida dell'ago al bersaglio con una precisione elevatissima.

Le più innovative terapie infiltrative vedono l'impiego dei fattori di crescita soprattutto il plasma ricco di piastrine (PRP) derivato del sangue autologo (piastrine) e del tessuto adiposo (adipociti). Questi tessuti autologhi prelevati dal paziente e reinoculati con l'assistenza della guida ecografica hanno mostrato altissima efficacia nella rigenerazione tessutale. Sono ovviamente necessari ulteriori studi controllati per la validazione definitiva ma i primi risultati sono molto incoraggianti.

Oltre l 80% dei pazienti trattati dichiara di essere molto soddisfatto del trattamento seguito, della scarsa sintomatologia dolorosa durante le procedure e dei benefici ottenuti nei riguardi dalla sintomatologia logica di partenza con notevoli miglioramenti anche dell'impotenza funzionale dell'articolazione colpita. Il miglioramento medio è stato superiore a 2 punti di VAS, la scala soggettiva del dolore, e oltre il 30 % di miglioramento delle scale della funzionalità articolare. La maggior parti dei pazienti è stata trattata con acido ialuronico a livello delle principali articolazioni.

Nella totalità dei pazienti trattati a livello della colonna è stato impiegato l'ozono, la miscela gassosa di O2-O3, con risultati altrettanto brillanti in termini di efficacia, sicurezza e tollerabilità del trattamento.

Questo tipo di terapia è molto sicura per i Pazienti senza gravi complicanze e, garantendo risultati eccellenti si propone come un mezzo sicuro della cura del mal di schiena e delle ernie discali, senza bisogno dell'intervento chirurgico.
Sempre di più nel futuro i trattamenti mininvasivi saranno applicati ad un numero crescente di patologie degenerative e di distretti anatomici con grande sicurezza e con estrema precisione.


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