Medicina e ricerca

Rene policistico, i costi della dialisi

di Luca Degli Esposti (Clicon – Health, Economics & Outcomes Research, Ravenna)

Circa 45 mila euro all'anno per paziente. È l'impatto economico medio annuo del paziente affetto da rene policistico in dialisi. Il rene policistico è una malattia nefrologica genetica rara e in stadio avanzato può portare all'insufficienza renale e può rendere necessario il ricorso alla dialisi già in giovane età, intorno ai 50 anni. Proprio la dialisi è ciò che comporta il peso economico maggiore: i costi annui relativi ai pazienti sottoposti a dialisi si attestano, infatti, intorno ai 45 mila euro, mentre quelli dei soggetti non dializzati ammontano a circa 4 mila euro. È quanto emerge da un recente studio su dati dal “mondo reale”, condotto da un team di esperti di Clicon Health, Economics & Outcomes Research, con il supporto scientifico del Dipartimento di Nefrologia e di Dialisi del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna, che ha analizzato i dati di 1.123 pazienti con rene policistico appartenenti a 4 ASL omogeneamente distribuite sul territorio nazionale.
Dialisi e ADPKD. Dallo studio emerge con forza, dunque, il pesante impatto economico della dialisi, che da sola incide per circa 41 mila euro all'anno sul costo di ogni paziente con rene policistico (differenza rispetto al costo di un paziente non dializzato). Un dato che riguarda maggiormente i pazienti che sono affetti dalla forma autosomica dominante della malattia policistica (ADPKD): questi, infatti, hanno un'incidenza di dialisi quattro volte superiore rispetto al resto della popolazione analizzata.
I dati sono in linea con il registro della Società Europea di Nefrologia, Dialisi e Trapianti (ERA-EDTA), che stima in 1,5 miliardi di euro il costo annuo di dialisi e trapianto per i pazienti che in Europa sono portatori del rene policistico autosomico dominante. Si tratta, tuttavia, di stime che non forniscono un quadro completo, perché non prendono in considerazione i costi per il trattamento delle complicanze (ad es. infezioni) o i costi indiretti dovuti alla perdita di produttività.
Ritardare la dialisi. Dallo studio emerge chiaramente come il rene policistico comporti un notevole peso economico per il Sistema Sanitario Nazionale. Un fardello che potrebbe essere ridotto significativamente se si riuscisse a rallentare la progressione della patologia e quindi la necessità di sottoporsi alla dialisi. Secondo i dati del Ministero della Salute, ritardare di almeno 5 anni la progressione del danno renale in 1 individuo su 10 che si trova allo stadio III e al IV e l'invio dei pazienti in dialisi, potrebbe portare a un risparmio di 2,5 miliardi di euro.
Le voci di costo. Dall'analisi dei dati del mondo reale, provenienti dai database del Sistema Sanitario Nazionale, emerge come la voce di costo più impattante sia rappresentata dalle prestazioni specialistiche ambulatoriali. Nel dettaglio, nei pazienti sottoposti a dialisi i servizi sanitari ambulatoriali impattano per circa 35 mila euro all'anno, seguiti dai costi delle ospedalizzazioni (oltre 6 mila euro) e da quelli per i farmaci (poco meno di 4 mila euro). Nei pazienti non dializzati, invece, a pesare maggiormente sono i costi per le ospedalizzazioni (circa 2.500 euro ogni anno), seguiti da quelli per le terapie (quasi 1.000 euro) e da quelli per l'assistenza specialistica ambulatoriale (circa 500 euro).
La patologia. Il rene policistico si distingue in malattia autosomica dominante (ADPKD) e in quella autosomica recessiva (ARPKD). Quella recessiva è la forma più rara e colpisce 1 persona su 1000; il rene policistico autosomico dominante rappresenta invece la più comune malattia genetica nefrologica e colpisce al mondo 12,5 milioni di persone, circa 205 mila in Europa e quasi 24 mila nel nostro Paese. Si caratterizza per lo sviluppo e la comparsa di cisti renali che possono portare i reni ad aumentare fino a 10 volte le proprie dimensioni e a pesare anche più di 10 chili.
Nella malattia policistica sono coinvolti frequentemente altri organi oltre il rene, in particolare il fegato, il pancreas con lo sviluppo di cisti ed il cervello per l'insorgenza di aneurismi cerebrali. Oltre a ridurre le aspettative di vita delle persone costrette a conviverci, l'ADPKD ha poi un impatto importante anche sulla loro vita quotidiana. Una recente indagine ha infatti messo in luce come 1 paziente su 3 veda compromesse le proprie relazioni sociali (41%), la vita sessuale (42%) e rinunci ad avere figli (35%).


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