Medicina e ricerca

Cure palliative, i trent’anni di Antea. Pionieri dell’assistenza ai malati terminali

di Giuseppe Casale (cofondatoree coordinatore sanitario e scientifico di Antea onlus Roma)

In trent'anni di attività con gli operatori e i volontari di Antea abbiamo garantito assistenza, lenito il dolore e restituito mesi di vita dignitosa a 21 mila persone, tante quanto gli abitanti una città di media grandezza, ma soprattutto abbiamo contribuito a trasformare le cure palliative in un diritto riconosciuto nei livelli essenziali di assistenza. È un bilancio positivo di cui andiamo orgogliosi l'associazione per assistere i malati terminali si è costituita nel 1987 ed il primo hospice accreditato con 10 posti residenziali è stato avviato nel 2000 in via Battistini ospitato nell'ala dismessa di una clinica privata. Tempi pionieristici. Nel 2008 c'è stato lo spostamento al Santa Maria della Pietà in un padiglione concesso dalla Asl.

L'hospice oggi è una struttura moderna
Conta 25 posti in altrettante stanze dotate tra l'altro, di una poltrona letto per un ospite e bagno privato. Ci sono studi medici e un luogo di culto sempre accessibile a disposizione degli ospiti, dove è assicurato il rispetto di tutte le confessioni religiose. Da quell'inzio è passato molto tempo, oggi Antea è una bellissima squadra di oltre 200 persone, tutte motivate e professionalmente preparate. Il primo anno siamo riusciti ad assistere 21 persone, all'oggi oltre 21mila. La crescita della capacità assistenziale di Antea è andata comunque di pari passo con la crescita del sistema di cure palliative a Roma e nel Lazio tanto che oggi, è uno dei piu avanzati in Italia Gli hospice nel Lazio sono 25 , i posti letto 342. quelli in assistenza domiciliare 1368. Nel 2016 gli assistiti in residenziale sono stati piu di 5000, in assistenza domiciliare invece 15mila.

Il futuro però è nello sviluppo delle cure palliative precoci
Quelle in grado di anticipare l'insorgere del dolore e della sofferenza. Nei prossimi dieci anni il nostro impegno sarà su questo fronte. Dai risultati di uno studio condotto in 20 paesi europei è emerso che la difficoltà nell'identificazione precoce dei pazienti con bisogni di cure palliative e le scarse competenze specifiche da parte degli operatori delle cure primarie costituiscono gli ostacoli più significativi allo sviluppo delle cure palliative. Per contro, le opportunità formative disponibili in alcuni paesi (come il Gold Standard Framework - GSF) e lo sviluppo di organizzazioni di medici che lavorano in rete sono state identificate tra le maggiori opportunità di diffusione delle cure palliative primarie. Nel maggio 2014 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha affermato che il miglioramento dell'accesso alle cure palliative deve divenire una priorità per i sistemi sanitari dei diversi paesi, ponendo l'accento proprio sull'importanza delle cure palliative primarie a causa del crescente fenomeno dell'invecchiamento della popolazione generale e dell'aumento della diffusione di malattie cronico-degenerative.

È sulla base di queste premesse che come Antea Associazione Onlus intendiamo e promuovere un progetto che possa contribuire allo sviluppo delle competenze e alla diffusione dell'approccio palliativo precoce, sia nell'assistenza primaria che in ambito ospedaliero. Destinatari dei corsi saranno medici di medicina generale e di continuità assistenziale, specialisti ospedalieri (con prevalente coinvolgimento delle specializzazioni in oncologia, neurologia, geriatria e medicina interna. Docenti dei corsi saranno: esperti palliativisti e MMG con specifiche competenze in cure palliative e terapia del dolore. Per consentire la massima partecipazione da parte del personale sanitario operante nei vari contesti di cura e favorire la massima diffusione degli interventi formativi, le équipe di formatori saranno itineranti e svolgeranno i corsi presso le strutture ospedaliere e all'interno degli ambulatori di medicina generale.


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