Medicina e ricerca

Neuroscienze: la molecola anti-ictus made in Messina

di Salvatore Cuzzocrea (ordinario di Farmacologia, Università di Messina)

Nelle neuroscienze è in corso una profonda rivisitazione delle dinamiche sequenze biochimico-funzionali che inducono e sostengono i processi di danno alle cellule del sistema nervoso centrale determinando progressiva attenuazione delle funzioni neuro-cognitive e comportamentali fino a determinare morte neuronale in determinate aree del cervello.

Messina all’avanguardia su Pealut
Il nostro gruppo di ricerca a Messina ha iniziato a studiare fin dal 2012 il modo di controllare contemporaneamente neuroinfiammazione cronica e stress ossidativo localizzato, arrivando a dimostrare come PeaLut – un principio attivo brevettato in tutto il mondo da una azienda di ricerca italiana, è in grado sia di controllare la neuroinfiammazione cronica che, in maniera sincronica, il connesso stress ossidativo localizzato. PEALut è un microcomposito originale ottenuto per co-ultramicronizzazione tra Palmitoiletanolamide e Luteolina, due sostanze naturali caratterizzate da profili di efficacia e di sicurezza di estremo interesse . Questa duplice azione specifica, prevenendo il danno neuronale e ritardando l'esordio della patologia o ancora, se il danno si è già verificato come nel caso di ictus o trauma cranico, rallentando il meccanismo di neurodegenerazione, offre una possibilità di cura altamente innovativa. Un importante studio traslazionale su 250 pazienti colpiti da ictus ischemico, coordinato dall'Università di Messina e dalla Fondazione Santa Lucia di Roma e pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Translational Stroke Research, conferma le evidenze precliniche; l'innovativa terapia garantisce a chi ha subìto un ictus di recuperare il 50% dell'attività motoria in circa due mesi: un vantaggio doppio rispetto al miglioramento assicurato dal trattamento tradizionale in uso.
E anche a seguito di trauma cranico e in corso di patologie neurodegenerative come il Parkinson e l'Alzheimer in fase precoce, l'azione terapeutica del PEALut dimostra effetti molto incoraggianti.
Grazie a un grande sforzo della ricerca italiana riunita in network pubblico/privato, emergono nuove speranze per chi viene colpito da patologie sostenute da neuroinfiammazione cronica e da stress ossidativo localizzato.

Il ruolo del sistema immune
Le conoscenze di maggiore rilievo hanno messo in evidenza sempre più chiaramente negli ultimi anni il ruolo del sistema immune nel determinare il fisiologico controllo omeodinamico del tessuto nervoso e, in condizioni di alterato controllo di tale equilibrio, la drammatica capacità di determinare danno neuronale da parte delle cellule del Sistema Immune che tale controllo dovrebbero garantire, in particolare della microglia, dell'astrocita e del mastocita.
Due fenomeni, tra loro fortemente sinergici, sono oggi sottoposti alla osservazione di neuroscienziati di base, di neurofarmacologi e di neurologi clinici: la neuroinfiammazione cronica e il connesso stress ossidativo localizzato al sito di neuroinfiammazione. Basti pensare che, su questo duplice argomento, il numero di lavori scientifici pubblicati per anno sulle più prestigiose riviste specializzate del mondo è passato dai 23 lavori del 2008 ai 363 del 2017: uno straordinario aumento di interesse.
Per molte malattie neurodegenerative come l'Alzheimer, il Parkinson, la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica, o per danni cerebrali di origine vascolare o traumatica come l'ictus e il trauma cranico o per disturbi pervasivi dello sviluppo come l'autismo, neuroinfiammazione cronica e stress ossidativo localizzato sono oggi fenomeni da considerare in modo totalmente differente che per il passato.


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