Medicina e ricerca

Giornata mondiale/ Prevenzione, il cuore della vita

di Francesco Della Rosa *

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Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte e disabilità nei paesi occidentali contribuendo all’incremento della spesa sanitaria. Gli ultimi dati Istat disponibili (riferiti al 2015) confermano come anche in Italia le patologie cardiovascolari costituiscano con circa 240.000 morti la prima causa di decesso seguita da tumori (179.000) e malattie respiratorie (49.000).
Nella Ue i costi annui associati alle malattie cardiovascolari ammontano a oltre 106 miliardi di euro, pari a circa il 10% della spesa sanitaria totale, da qui la necessità di attuare misure preventive efficaci. Un report del Nice (National Institute for Health and Care), ente che regola il servizio sanitario britannico, stima che un programma volto a ridurre dell’1% il rischio cardiovascolare consentirebbe di prevenire 25.000 casi/anno con un risparmio di 40 milioni di euro nella sola Inghilterra.
Se da un lato il continuo avanzamento delle cure permette di salvare più vite, dall’altro è alla base del progressivo aumento della vita media della popolazione con un incremento dei costi sanitari e sociali legati all’invecchiamento.
Negli ultimi 30 anni si è assistito a un notevole calo della mortalità cardiovascolare. Solo il 40% di questa riduzione è legato al miglioramento delle tecnologie mentre il 55% è stato determinato da cambiamenti dei fattori di rischio nella popolazione, in particolare una diminuzione della colesterolemia, dei valori pressori e dell’abitudine al fumo.
Questo trend favorevole, controbilanciato in parte da un incremento di altri fattori di rischio, in particolare obesità e diabete, è strettamente legato alla prevenzione.
Un approccio preventivo ha l’obiettivo di identificare le persone a rischio di un primo evento per trattarle precocemente, riducendo numero e gravità degli eventi stessi. Parallelamente, sono utili misure legislative volte a limitare il contenuto di sale e acidi grassi (i più pericolosi per la salute sono quelli saturi – di origine animale e quelli idrogenati che si trovano nelle margarine vegetali) nei prodotti alimentari o a contrastare l’abitudine al fumo. La prevenzione secondaria si occupa, invece, di evitare un secondo evento cardiovascolare in soggetti che hanno già avuto un primo episodio. Interventi preventivi in ambito cardiologico si sono dimostrati costo-efficaci soprattutto quando attuati nei soggetti ad alto rischio.
Di prassi, il medico applica un approccio sistematico alla valutazione del rischio in modo da attuare programmi di screening e di prevenzione mirati. In tale ambito il punteggio individuale è uno strumento semplice ed efficace per stimare la probabilità di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto cardiaco o ictus) nei 10 anni successivi. Si calcola in base al valore di alcuni fattori di rischio (sesso, età, diabete, fumo, pressione arteriosa, colesterolo), facilita l’identificazione dei pazienti a maggior rischio ed è facilmente interpretabile. Inoltre, può essere ricalcolato dopo 6-12 mesi per verificare l’efficacia degli sforzi nel modificare lo stile di vita e dell’eventuale terapia farmacologica.

La buona notizia è che ridurre il rischio cardiovascolare è possibile, attraverso interventi sullo stile di vita da mettere in atto prima dell’avvio della terapia medica o congiuntamente a essa.
Tra questi ricordiamo alcune semplici regole:
• Evitare il fumo. Per chi smette, il rischio di infarto dopo 5 anni è dimezzato rispetto a quello di un fumatore.
• Alimentazione sana e bilanciata, con un’ampia varietà di cibi di origine animale e vegetale. Ridurre il consumo di grassi, specialmente quelli saturi di origine animale, e di cibi ad alto apporto calorico. Aumentare il consumo di cibi ricchi di fibre, amidi, vitamine e minerali, come frutta, verdura, legumi e cereali preferendo pasta e pane integrali. È auspicabile aumentare il consumo di pesce e ridurre quello di carni rosse.
• Tenere sotto controllo il peso corporeo.
• Praticare regolarmente attività fisica, camminare tutti i giorni per circa 30 minuti, spostarsi in bici o con mezzi pubblici, salire le scale a piedi.
Oggi la prevenzione rappresenta una vera e propria arma contro le patologie cardiache. In quest’ottica Croce Rossa Milano, in occasione della Giornata Mondiale del Cuore, ha scelto di realizzare una tre giorni dedicata alla prevenzione delle patologie cardiovascolari e alla promozione di stili di vita sani, offrendo ai cittadini la possibilità di sottoporsi a una valutazione personalizzata del rischio cardiovascolare con esami gratuiti. Sono inoltre previste attività di formazione e sensibilizzazione, come il corner “Il medico risponde”, e divertenti laboratori sul primo soccorso dedicati ai bambini.
La manifestazione si intitola “Prevenzione, il cuore della vita” e si svolgerà da venerdì 28 a domenica 30 settembre in piazza Beccaria a Milano all’interno di una cittadella della salute di 250 mq accessibile dalle ore 10 alle 19.

* Direttore Sanitario di Croce Rossa Milano


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