Medicina e ricerca

L'importanza della valutazione postulare sul benessere dell'apparato stomatognatico

di Francesco Riva

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Lo studio della relazione tra le alterazioni posturali e l'apparato stomatognatico suscita un grande interesse in ambito scientifico. E' emerso in modo evidente anche durante il convegno "L'innovazione: motore di sviluppo e benessere" tenutosi lo scorso mese di settembre a Fiuggi e organizzato dal Cenacolo Odontostomatologico Centro Italia (C.O.C.I.).

Oggi si può affermare che su base clinica almeno il 30% circa dei pazienti visitati negli studi medici soffra di patologie occlusali correlate alla postura. Identificare, tramite un'attenta valutazione e diagnosi, problematiche all'articolazione tempero-mandibolare legate alla postura significa poter effettuare un trattamento mirato che ha una efficacia molto elevata garantendo il benessere della persona.

Il sistema stomatognatico è composto dai denti, dalle mascelle, dai muscoli masticatori, dalle articolazioni tempero-mandibolari e dai nervi ad esse collegati, e partecipa attivamente al mantenimento della corretta postura. Ad esempio, l'occlusione determina la posizione della mandibola che, a sua volta, influisce sulla postura tramite le catene mio-fasciali che attraversano il nostro corpo. Se la mandibola assume una posizione asimmetrica per cause che possono essere genetiche, traumatiche o conseguenti a cure odontoiatriche (terapie ortodontiche, otturazioni, estrazioni, protesi, bite) si può verificarfe una modificazione della postura dovuta alle contrazioni di alcuni muscoli. Di conseguenza, si possono generare dolori alla colonna vertebrale e alla zona cranio-cervicale. Perciò è sempre più spesso fondamentale una cura di questo genere di patologie integrata fra osteopatia e odontoiatria.

Un approccio multidisciplinare è l'optimum per migliorare cure e trattamenti odontoiatrici in ottica funzionale. Alle specifiche tecniche manuali dell'osteopatia si affianca l'esame baropodometrico che, grazie a tecnologie all'avanguardia (Freemed) valuta l'appoggio plantare mediante rilevazioni statiche e dinamiche. Questi approfondimenti consentono di evidenziare come eventuali problematiche del corpo (cervicalgie, denti, mandibola, mal di schiena, dolori articolari, ecc.) possano influenzare i carichi e la distribuzione del baricentro corporeo. Oggi la tecnologia dà un contributo fondamentale in questo senso, consentendo di programmare gli accorgimenti necessari e i trattamenti utili per ottenere il miglior risultato in termini di salute e benessere della persona.

La ricerca finalizzata alla progettazione e realizzazione di strumentazione per l'analisi biomeccanica e posturale ha fatto enormi passi avanti negli ultimi anni, fino alla recente introduzione di metodi di ultimissima generazione (es. Spine3D) che analizzano la colonna vertebrale con un metodo di scansione tridimensionale della schiena del paziente, non invasivo e privo di radiazioni. Questo tipo di sistema offre parametri clinici e informazioni complete con report automatici, utili a diagnosticare problemi posturali. Inoltre, mediante algoritmi di machine learning, il software di acquisizione di questo tipo di dispositivo è in grado di migliorare in maniera adattiva l'individuazione automatica dei punti di rèpere per la ricostruzione della colonna vertebrale. Consente di individuare variazioni posturali, scoliosi e atteggiamenti scoliotici, iper/ipo-lordosi e cifosi ed è indispensabile per il follow up durante tutte le fasi del trattamento dei pazienti in quanto azzera completamente la necessità di costanti radiografie di controllo.

*Specialista in odontostomatologia, presidente Cenacolo Odontostomatologico Centro Italia (C.O.C.I.)


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