Medicina e ricerca

Tumore al seno, i dati relativi al valore sociale generato nel 2020 dal volontariato

di Rosanna D'Antona *

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24 Esclusivo per Sanità24

L’emergenza sanitaria del Covid-19 ha messo a dura prova tutto il mondo del volontariato. Ciononostante le attività dedicate a pazienti e caregiver, interessati dal tumore del seno, sono proseguite anche in un anno difficile come il 2020. Proprio per questo, per il secondo anno consecutivo, Europa Donna Italia (il movimento che tutela i diritti alla prevenzione e alla cura del tumore al seno) ha prodotto edizione 2020 dell’Analisi del Valore Sociale generato dalle associazioni di volontariato del tumore al seno per misurare l’impatto sociale generato dalla rete delle associazioni di Europa Donna presenti sull’intero territorio nazionale.
Nell’anno contraddistinto dall’esplosione del Covid molte associazioni sono riuscite, con grande volontà, a portare avanti parte delle attività reinventandosi, altre purtroppo non hanno potuto far altro che sospendere le proprie iniziative nel rispetto del distanziamento sociale imposto dalle autorità ministeriali. In particolare 3.922 volontari hanno elargito 170.000 ore di volontariato. Le diverse attività svolte hanno coinvolto in tutto circa 29.500 pazienti e 69.000 donne non malate che sono state avvicinate a livello di sensibilizzazione alla prevenzione. Sono questi alcuni dati contenuti nel rapporto. Nello specifico, secondo l’Analisi, la maggioranza (nel 54% dei casi) delle associazioni opera sul territorio in sedi autonome, a volte messe a disposizione dal comune di appartenenza, a volte da fondazioni o in affitto. Il 38% delle associazioni opera sia all’interno delle Breast Unit sia sul territorio. Solo il 2% opera esclusivamente all’interno delle Breast Unit, dato questo che indica un riconoscimento troppo basso del lavoro offerto da questa forza lavoro volontaria, a complemento dell’attività sanitaria dei centri dedicati.
Circa il 60% delle attività del volontariato viene indirizzato in attività di advocacy, interloquendo a livello territoriale con gli enti comunali, provinciali, regionali e, in alcuni casi, anche a livello nazionale. Le altre attività riguardano in prevalenza servizi di informazione e sensibilizzazione sui corretti stili di vita e la prevenzione primaria, organizzati (84%), di guida alla prevenzione secondaria con particolare attenzione all’adesione agli screening, organizzati (81%), di assistenza alle pazienti, rapporto con gli ospedali e sostegno al benessere specie post terapie (dal 59% al 64%). Altra buona parte del tempo viene dedicata alla propria formazione e comunque ancora all’assistenza ai familiari e caregiver.
Sempre nel 2020 la racconta fondi tra tutte le associazioni ed Europa Donna Italia ha totalizzato un importo pari più di 13 milioni. I fondi sono stati destinati a progetti e attività delle associazioni nelle aree dedicate all’acquisto di strumenti per gli ospedali, borse di studio, servizi di assistenza all’interno degli ospedali (fisioterapie, supporto psicologico, visite specialistiche ecc.) o fuori da essi (servizi di assistenza legale; trasporti; corsi di yoga e sport, scrittura e painting per le pazienti in terapia; banche delle parrucche e corsi di trucco ecc.); campagne di sensibilizzazione in favore di donne e pazienti del territorio. Infine la quasi totalità delle associazioni (il 94%) ha dichiarato di essere riuscita a continuare a operare in modo ridotto, mediato dall’elemento digitale, in smartworking, in tutte le relazioni che fino all’anno precedente avvenivano in presenza e inventando letteralmente formule nuove di assistenza e tele-relazioni che probabilmente continueranno a persistere, per efficienza, anche in futuro.
I numeri di quest’anno ribadiscono il peso ed il grande contributo che il volontariato offre con dedizione e professionalità a pazienti, medici e strutture ospedaliere e, come advocates verso le istituzioni complementando in modo significativo i servizi messi a disposizione del Ssn ai cittadini. Anche in un anno così fortemente penalizzato dall’emergenza Covid, l’Analisi 2020 rendiconta il grande lavoro del volontariato rimasto sempre al fianco delle donne e delle loro famiglie.

* Presidente di Europa Donna Italia

Nota: L’Analisi si è basata su questionari rivolti a 121 associazioni di volontariato di cui 104 della rete di Europa Donna, 16 di A.N.D.O.S. e 1 di IncontraDonna).


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