Medicina e ricerca

La vaccinazione antinfluenzale spray nei bambini: importanza e novità per la prossima stagione

di Paolo Bonanni * e Sara Boccalini **

S
24 Esclusivo per Sanità24

Dallo scorso anno il ministero della Salute raccomanda la vaccinazione antinfluenzale anche ai bambini sani tra i 6 mesi e i 6 anni. Questa nuova strategia preventiva in realtà negli ultimi anni è già stata adottata in alcuni paesi europei, nel Regno Unito e in altre nazioni nel mondo dimostrando i grandi benefici della vaccinazione per i bambini, ma indirettamente anche per l’intera popolazione. Infatti, i bambini sono i principali diffusori dei virus influenzali nella comunità: la maggiore incidenza di sindromi influenzali è registrata nei giovani fino ai 15 anni, arrivando a coinvolgere fino al 22% dei bambini sotto i 4 anni e il 14% dei bambini di 5-14 anni. Questi valori sono almeno due volte più elevati rispetto a quelli registrati negli adulti. Non irrilevante è anche il fatto che in età pediatrica i tassi di ospedalizzazione per polmonite e influenza raggiungono valori inferiori solo a quelli registrati negli anziani. Oltre all’impatto clinico, è stato stimato che la gestione di un caso pediatrico di influenza costi mediamente 130 euro a causa di visite pediatriche, ospedalizzazioni e, soprattutto, a causa della rilevante perdita di produttività dei genitori che devono restare a casa per accudire i figli malati. Questi costi sono maggiori soprattutto nei bambini nei più piccoli per la maggior frequenza di complicanze correlate all’influenza che possono insorgere in questa fascia di popolazione. Quando la sintomatologia è severa o con complicanze il costo medio aumenta di circa 3 volte.
Per prevenire l’influenza abbiamo a disposizione diversi vaccini iniettivi che, in base agli studi clinici ed epidemiologici, hanno dimostrato di essere efficaci e sicuri. La grande novità per il prossimo autunno sarà la disponibilità a livello nazionale per la popolazione giovanile (2-18 anni) di un nuovo vaccino antinfluenzale vivo attenuato (Fluenz Tetra®), che ha la particolarità di essere somministrato per via inalatoria intranasale. Questo vaccino nell’ultimo decennio è già stato ampiamente utilizzato per la vaccinazione dei bambini nel Regno Unito, dimostrando anche nella realtà di utilizzo un’elevata efficacia. Già durante lo scorso autunno questa vaccino spray è stato utilizzato in Lombardia, dimostrando un’ottima accettazione da parte dei bambini e dei loro genitori. La facilità di somministrazione, infatti, lo favorisce rispetto ai vaccini iniettivi. Aumentare il numero di bambini vaccinati permette di proteggerli dall’influenza ma anche di ridurre la trasmissione del virus all’interno della comunità, e quindi ridurre il rischio di influenza nel resto della popolazione, specialmente i soggetti fragili o a rischio di influenza complicata, ospedalizzazione o decesso. Infine, la somministrazione non iniettiva, oltre ad essere meglio accettata dai bambini e dai genitori, allarga la panoramica di luoghi in cui è possibile effettuare la vaccinazione: i centri di vaccinazione, gli ambulatori dei medici di famiglia, ma anche le scuole, le farmacie o addirittura ambienti alternativi, come la metropolitana e i centri commerciali (come sperimentato lo scorso anno in Lombardia).
Tutte le evidenze scientifiche oggi disponibili sui benefici della vaccinazione antinfluenzale per i bambini, in particolare con il vaccino vivo attenuato spray, sono state raccolte in un report di Health Technology Assessment elaborato da un gruppo interdisciplinare di esperti di diverse università italiane e coordinato dal Prof. Bonanni dell’Università degli Studi di Firenze, che mostra i benefici della vaccinazione antinfluenzale pediatrica con il nuovo vaccino spray e la grande opportunità preventiva che può derivare dal suo utilizzo. Il report, in fase di pubblicazione sul Journal of Preventive Medicine and Hygiene, sarà presentato e discusso insieme a grandi esperti italiani della vaccinazione venerdì 10 settembre ore 18.30 nel webinar ‘Vaccino spray antinfluenzale nei bambini: un’opportunità o una rivoluzione?’, realizzato con il contributo incondizionato di Astrazeneca.

* Professore Ordinario di Igiene
** Professore Associato di Igiene
Università degli Studi di Firenze


© RIPRODUZIONE RISERVATA