Medicina e ricerca

Sclerosi multipla, una terapia ad alta efficacia (e risparmio) da effettuare a casa una volta al mese

di Maria Trojano *

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24 Esclusivo per Sanità24

La sclerosi multipla è una patologia neurodegenerativa e infiammatoria cronica del Sistema nervoso centrale che determina nel tempo un accumulo di disabilità fisica e cognitiva. Solo in Italia colpisce 130mila persone e la sua incidenza è di circa 3.400 nuovi casi all’anno nella fascia più giovane e produttiva della società (20-40 anni), con una prevalenza doppia nelle donne rispetto agli uomini. La sua sintomatologia è molto varia e i sintomi possono anche cambiare nel tempo sia in durata sia in intensità. Tra i più frequenti ci sono i disturbi della vista, una grande fatica, la difficoltà di camminare e di mantenere l’equilibrio, deficit di forza, formicolii e problemi di sensibilità.
La sua forma più comune, che interessa circa l’85% dei diagnosticati, è quella definita Recidivante Remittente (Smrr), caratterizzata da episodi acuti di malattia (recidive) alternati a periodi di completo o parziale benessere (remissioni). La sua natura cronica e degenerativa la caratterizza come una patologia non curabile, pertanto l’obiettivo terapeutico è il controllo della progressione fin dai suoi esordi. Le evidenze oggi ci dimostrano, infatti, che l'inizio precoce di un trattamento ad alta efficacia può avere esiti positivi sia dal punto di vista clinico che sul conseguente miglioramento della qualità di vita del paziente.
La recente approvazione Aifa di ofatumumab ci dà oggi un’arma in più per gestire la sclerosi multipla. In particolare, il profilo di sicurezza favorevole, la sua efficacia clinica e la possibilità della autosomministrazione a domicilio lo candidano a diventare un trattamento di prima scelta per i pazienti con forme recidivanti e remittenti di Sclerosi multipla, in grado non solo di aiutare a rallentare la disabilità e migliorare la qualità della vita delle persone che convivono con la Sm, ma anche di fornire un notevole vantaggio nella riduzione dei costi a carico del Sistema sanitario nazionale associati alle terapie infusionali, quando previste. Gli ultimi studi, infatti, ci hanno mostrato come grazie a questa terapia quasi 9 pazienti su 10 raggiungano lo stato di "non evidenza di attività della malattia" nel loro secondo anno di trattamento. Grazie alla penna autoiniettiva, ofatumumab potrà essere autosomministrato una sola volta al mese direttamente a casa con un profilo di rischio del tutto simile ai trattamenti di prima linea utilizzati fino ad ora. L’autosomministrazione della terapia presso la propria abitazione comporta grande flessibilità di cura e rappresenta un importante vantaggio in termini di costi diretti e indiretti per il Ssn (45.000 euro annui per ogni persona con Sm che possono raggiungere la cifra di 84.000 euro in caso di Sm in stadio avanzato) e per gli stessi pazienti che, grazie alla terapia a domicilio, sono ora in grado di diminuire considerevolmente il tempo speso per affrontare le cure, con un effetto favorevole sulla vita sociale e lavorativa.

* Professore ordinario di Neurologia, Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari e Direttore Uoc Neurologia e Neurofisiopatologia dell’Azienda universitaria ospedaliera Policlinico Bari


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