Medicina e ricerca

Covid: i vaccini sono efficaci e sicuri anche con precedente miocardite

di Paolo Castiglia

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La pandemia Covid continua a colpire vite tutti i giorni. E le vittime sono quasi sempre persone fragili, che hanno o hanno avuto malattie di altro genere. Cresce sempre più quindi l’esigenza di arrivare a vaccinazioni più diffuse ma anche da poter effettuare in sicurezza in caso di somministrazione a pazienti con predenti medici importanti, anche con patologie definite rare.
Su questo va attivata una ricerca più ampia e consapevole anche sui territori. E arrivano da Arezzo i risultati di uno studio scientifico della Cardiologia dell’Ospedale San Donato della città toscana, che evidenzia la sicurezza dei vaccini anti-COVID nei pazienti che in passato hanno avuto una miocardite.
“I pazienti guariti da una precedente miocardite non hanno un rischio aumentato di avere una recidiva di miocardite dopo la somministrazione di vaccini a mRNA contro il Covid. Questi risultati sono importanti non solo relativamente ai vaccini anti-covid ma per tutti gli eventuali futuri vaccini a mRNA”. Con queste parole Maurizio Pieroni, responsabile dello studio scientifico e dell’ambulatorio cardiomiopatie e malattie cardiache rare di Arezzo, spiega i risultati della ricerca che è stato pubblicata da una delle più importanti riviste europee di Medicina Interna, l’European Journal of Internal Medicine, e che è frutto del lavoro effettuato dal reparto di cardiologia dell’Ospedale San Donato.
“Queste ricerche - ha dichiarato a sua volta Leonardo Bolognese, direttore del Dipartimento Cardio-toracico-neuro-vascolare della USL Toscana Sudest - hanno un impatto immediato sulla gestione dei pazienti e forniscono importanti indicazioni a tutti i cardiologi in Italia e nel mondo, anche in previsione dei prossimi mesi e delle nuove ed eventuali vaccinazioni. Lo studio dimostra l’importanza di avere negli ospedali ambulatori specializzati nella diagnosi e cura anche di malattie apparentemente meno comuni, ma che spesso possono colpire i pazienti più giovani, come nel caso delle miocarditi e delle cardiomiopatie. Controllare periodicamente questi pazienti garantisce loro una cura costantemente aggiornata e permette di comprendere queste patologie sempre meglio”.
Da ricordare che la miocardite è un’infiammazione del muscolo cardiaco - generalmente causata da infezioni virali o più raramente da reazioni del sistema immunitario - scatenate da sostanze tossiche o farmaci, compresi alcuni vaccini ed alcuni nuovi farmaci antitumorali. Le indicazioni internazionali raccomandano la vaccinazione in tutti i pazienti con una precedente miocardite ormai guarita, ma non esistevano dati sul possibile rischio di recidiva di miocardite dopo vaccinazione in questa categoria di pazienti.
“Per questo motivo - torna a spiegare Pieroni - lo studio ha monitorizzato la sicurezza e l’efficacia del vaccino anti-COVID-19 negli oltre 100 pazienti guariti da una precedente miocardite seguiti regolarmente presso il nostro ambulatorio. Non abbiamo registrato nessuna recidiva di miocardite e nessun paziente vaccinato ha presentato un’infezione da SARS-CoV2 sintomatica, al contrario di 3 pazienti non vaccinati che hanno contratto il Covid, e in un caso vi è stata necessità di ricovero in ospedale”.


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