Medicina e ricerca

“Movember”, il mese della salute dell’uomo con la prevenzione in quattro punti

di Giuseppe Carrieri* e Vincenzo Mirone**

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È una parola d’ordine mondiale quella che arriva dalla Fondazione Movember, che ogni mese di novembre, tutti gli anni, promuove la campagna internazionale di sensibilizzazione sulla salute dell’uomo. Per l’occasione anche quest’anno in Italia la SIU ha previsto una serie di iniziative per i cittadini. In molte barberie, aderenti a tre importanti catene nazionali, i clienti potranno avere tutte le informazioni chiave e scaricare un QR code con lo smartphone per conoscere meglio la propria salute. A Roma, Milano e Firenze sono previsti anche dei ‘caffè con l’urologo’, incontri con esperti chiarire tutti i punti e spiegare come funzionano esami e visite per prevenire il più prevenibile dei tumori, quello della prostata. Come di consueto la SIU ha creato anche un’area dedicata del proprio sito (https://siu.it/movember-2022 ) dove trovare tutte le informazioni. Una prevenzione che si divide in quattro domande chiave: Come si fa prevenzione nell'uomo? Chi dovrebbe sottoporsi a prevenzione? In cosa consiste il chek-up urologico? Perché è importante?
La prevenzione maschile parte innanzitutto dal check-up urologico. La visita urologica rappresenta il primo passo fondamentale per poter identificare precocemente le patologie più frequenti del sesso maschile tra cui il tumore della prostata (il più diffuso nell'uomo, colpisce circa 600mila uomini all'anno in Europa, 36 mila in Italia) e l'ipertrofia prostatica benigna (che interessa fino a un maschio su due), ma anche malattie più rare come il tumore del testicolo. Una più completa valutazione uro-andrologica consente inoltre di identificare altre frequenti patologie come il varicocele, che può associarsi ad infertilità maschile, e la disfunzione erettile che può essere un primo campanello di allarme per problematiche cardio-vascolari.
Tutti gli uomini a partire dai 40 anni dovrebbero eseguire una prima valutazione urologica che consentirà di definire un adeguato percorso di prevenzione delle problematiche prostatiche. Allo stesso tempo, una valutazione uro-andrologica è da consigliare anche in età adolescenziale o comunque alla maggiore età per poter riconoscere e trattare adeguatamente eventuali patologie (varicocele, prostatiti, ecc..) che, se trascurate, possono avere gravi ripercussioni con il passare del tempo e sensibilizzare i giovani al tema della prevenzione di patologie come il tumore del testicolo, neoplasia più frequente tra i 15 e i 40 anni.
La prima valutazione urologica è basata su un’accurata analisi dei possibili fattori di rischio associati alle principali malattie che possono colpire il maschio adulto e sull'attento esame clinico dei genitali esterni e della prostata. A questa visita viene inoltre spesso associato in analisi ematica per il dosaggio del PSA, che è indice di salute prostatica e marker del tumore della prostata. In casi specifici la visita potrà essere completata da eventuali ecografie dell'apparato urinario o dei testicoli.
L'importanza dello screening urologico è rappresentata prima di tutto dall'elevata frequenza di alcune patologie come il tumore della prostata e l'ipertrofia prostatica, ma anche dal fatto che queste malattie danno spesso segno di sé solo quando in stadi ormai avanzati in cui diventano difficili da trattare. Poter informare adeguatamente l'uomo sui rischi per la sua salute e consentire una diagnosi precoce risulta quindi di importanza fondamentale.

* Presidente della Società Italiana di Urologia (SIU), professore ordinario di urologia e direttore del dipartimento di urologia all’Università di Foggia
** Responsabile dell’Ufficio Risorse e Comunicazione SIU, ordinario di Urologia all’Università ‘Federico II’ di Napoli


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