Medicina e ricerca

Le strategie del Piano Ue contro il cancro: benefici per i pazienti solo dall’allineamento degli interventi clinici e di sanità pubblica

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Affinché i pazienti possano effettivamente beneficiare delle strategie del Piano europeo di lotta contro il cancro, diagnosi e cura andranno affrontate in maniera concertata: è questo l’obiettivo principale di "Can.heal: Building the EU Cancer and Health Genomics Platform" progetto di cui gli stakeholders europei stanno discutendo in Istituto superiore della sanità nella conferenza dal titolo "High-level Stakeholder Conference - Reducing Disparities Across the European Union" organizzata da Alleanza contro il cancro (Acc), la Rete del ministero della Salute che nell’iniziativa riveste un ruolo prominente in qualità di coordinatore dell’intero ramo clinico e leader del workpackage dedicato a prevenzione e diagnosi precoce.
Can.heal, un consorzio costituito da 41 organizzazioni provenienti da 17 Paesi, risponde a due iniziative del Piano europeo di lotta contro il cancro: Europe’s beating cancer plan (Ebcp), Cancer Diagnostic and Treatment for All e Genomics for Public Health. Il progetto – è stato detto – mira ad allineare interventi clinici e di sanità pubblica; i partecipanti estenderanno iniziative in corso a livello nazionale per promuovere l’applicazione della genomica allo scopo di migliorare sia diagnosi e terapia per i pazienti oncologici, sia la comprensione della predisposizione individuale a sviluppare determinati tipi di tumore.
Il braccio clinico del progetto, che risponde al bando per "Cancer Diagnostic and Treatment for All", è incentrato sull’applicazione clinica della tecnologia Ngs e sull’identificazione di percorsi implementativi che facilitino l’armonizzazione nell’interpretazione dei dati e nelle decisioni terapeutiche, in modo da impiegare gli stessi approcci diagnostici e/o terapeutici su pazienti che abbiano profili comparabili in tutta Europa, e permettere una migliore consulenza ai familiari circa la suscettibilità individuale al cancro. Nel braccio di sanità pubblica, "Genomics for Public Health", verrà ulteriormente sviluppata la possibilità di prevedere la suscettibilità individuale nella popolazione generale grazie all’analisi del punteggio di rischio poligenico in interventi di sanità pubblica, nonché strategie per la consulenza genetica da remoto. Il fine ultimo del progetto è quello di stabilire delle raccomandazioni per il sistema sanitario europeo che migliorino l’accesso dei cittadini alla medicina personalizzata.
Nel ramo clinico di cui Alleanza contro il cancro è coordinatrice così come nel workpackage dedicato a prevenzione e diagnosi precoce, di cui è leader, saranno sfruttati strumenti e risultati ottenuti in altri progetti chiave della Rete, come GerSom e oncNgs per consentire di affrontare il tumore quanto prima possibile nella sua storia clinica.
A Can.heal partecipano in qualità di affiliated entities di Acc quattro soci: Ifo-Ire, Fpg, Hsr, Ieo. Responsabili del progetto sono Ruggero De Maria, Presidente Acc, Patrizio Giacomini (Ifo-Ire), Maurizio Genuardi (Fondazione Policlinico Gemelli), Giovanni Tonon (Humanitas) e Luca Mazzarella (Ieo).


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