Medicina e ricerca

Terapie ‘su misura' per le malattie autoimmuni: Policlinico tra i capofila del progetto europeo PreciseSads

di Lorenzo Beretta (responsabile ricerca dell'Unità di Immunologia Clinica dell'Ospedale e coordinatore clinico per PreciseSads)

Le malattie autoimmuni sistemiche sono un gruppo di patologie poco frequenti, ma con un grande impatto sulla vita dei pazienti, coinvolgendo più organi ed apparati con conseguenze spesso devastanti. Queste malattie non colpiscono più del 3-4% della popolazione generale, ma in coloro che ne sono affetti, soprattutto donne, sono causa di infiammazione o degenerazione delle articolazioni, della pelle e degli organi interni con un significativo peggioramento della qualità della vita ed un aumento della mortalità.
La diagnosi di queste patologie è basata sul riscontro di alcuni sintomi caratteristici, sull'esecuzione di indagini strumentali e di laboratorio, fra cui il dosaggio degli autoanticorpi. Tuttavia, in molti casi i sintomi di una malattia autoimmune sistemica possono sovrapporsi con quella di un'altra ed il confine fra di esse può risultare non ben definito. Questa incertezza si riflette in molte diagnosi tardive o imprecise e sulla somministrazione di terapie non necessarie o scarsamente mirate, nella speranza che quello che funziona nella maggior parte dei casi possa funzionare sempre e comunque. Purtroppo però, avviene frequentemente che persone apparentemente simili per caratteristiche di malattia rispondano in maniera completamente diversa allo stesso trattamento o che farmaci utilizzati comunemente in una malattia autoimmune sistemica risultino efficaci in pazienti affetti da tutt'altra patologia.
"Le ragioni di questa incertezza" -spiega il dott. Lorenzo Beretta, responsabile della ricerca dell'Unità di Immunologia Clinica del Policlinico di Milano, -"risiedono nel fatto che i trattamenti attualmente disponibili non vengono somministrati in ragione delle caratteristiche biologiche e dei meccanismi patogenetici prevalenti nei singoli individui, ma in relazione a pochi dati disponibili: una certa diagnosi, i comuni dati di laboratorio e la presenza di alcuni sintomi specifici". Proprio per superare questa incertezze e per giungere ad una medicina di precisione il Policlinico di Milano è impegnato con un ruolo di primo piano, con altre 20 istituzioni mediche ed accademiche europee e 5 compagnie farmaceutiche, nel progetto PreciseSads, che sotto l'egida dell'Innovative Medicines Initiative (IMI) ha a disposizione 22 milioni di Euro per lo studio approfondito delle malattie autoimmuni sistemiche.
"Si tratta di un'opportunità unica", continua Beretta, "per la prima volta si cercherà di pensare alle malattie autoimmuni sistemiche in modo nuovo, dove dati di genetica e biologia molecolare verranno integrati per ridefinire la classificazione di queste patologie. In un prossimo futuro potremmo non più parlare di pazienti con artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico o sclerosi sistemica, ma di persone in cui una specifica perturbazione del sistema immunitario o in cui l'alterazione di un ben definito meccanismo molecolare portano alla comparsa di alcuni sintomi. I pazienti non saranno più grossolanamente simili, ma saranno ben distinti in relazione alla loro carta d'identità biologica e sarà questa firma molecolare a guidare la terapia più appropriata, in modo da bloccare fin dalle prime fasi l'esatto meccanismo che porta alla malattia e al danno d'organo".
Per arrivare a risultati così ambiziosi, il progetto PreciseSads nei prossimi 4 anni studierà circa 2 mila pazienti con lupus eritematoso sistemico, sclerosi sistemica, sindrome di Sjogren, artrite reumatoide, connettiviti (mista e indifferenziata) e sindrome da anticorpi antifosfolipidi a cui si aggiungono 600 controlli "sani". Questo vasto gruppo di studio verrà analizzato con le più avanzate tecniche di biologia molecolare, fra cui la genomica, la trascrittomica, la proteomica e la metabolomica. "Si tratta di metodologie molto dettagliate", spiega l'esperto, "dove ogni singolo aspetto biologico, dalla genetica, alla produzione delle proteine al loro effetto sul metabolismo dell'organismo viene studiato a 360°, con estrema precisione, in modo da non tralasciare alcun aspetto potenzialmente utile. Per ogni individuo vengono generati milioni di dati che verranno incrociati ed analizzati da una struttura bioinformatica dedicata".
Il progetto PreciseSads beneficia pertanto dei più recenti progressi tecnologici ed ha la possibilità di studiare le malattie autoimmuni sistemiche ad un livello mai tentato in precedenza. Tale sforzo aiuterà a tracciare una nuova strada per la ridefinizione delle malattie autoimmuni sistemiche, per la loro diagnosi precoce e per un trattamento mirato ed individualizzato delle stesse con un sicuro beneficio per i pazienti e per la pratica medica quotidiana.