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Farmaceutico: Invitalia e Sanofi investono 47,3 milioni ad Anagni

Invitalia e Sanofi hanno firmato un contratto di sviluppo per ampliare e potenziare lo stabilimento di Anagni (Frosinone). L'accordo è stato siglato da Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia e Giuliano Redaelli, chief financial officer di Sanofi Italia. Alla firma era presente anche il direttore dello stabilimento Sanofi di Anagni, Alessandro Casu.
L'investimento complessivo è di 47,3 milioni di euro, di cui 17,4 concessi da Invitalia.
Nello stabilimento laziale saranno installati nuovi macchinari e verrà realizzata una nuova linea per i prodotti sterili liofilizzati. Gli impianti saranno inoltre modernizzati per renderli conformi alle più recenti linee guida in materia di fabbricazione farmaceutica.
L'investimento comprende anche l'avvio di un programma di ricerca e sviluppo per l'applicazione di nuove tecnologie nei campi della farmaceutica, della microbiologia e della chimica analitica, con l'obiettivo di migliorare il livello qualitativo dei farmaci prodotti nello stabilimento.
«La firma di oggi – afferma Arcuri – garantisce solidità, sviluppo e competitività allo stabilimento di Anagni, situato in un territorio che, negli ultimi tempi, ha particolarmente subito i contraccolpi occupazionali della crisi. Il contratto di sviluppo è da tempo uno dei principali strumenti del Governo per lo sviluppo del Paese e del Mezzogiorno in particolare. Finora, grazie a questa rilevante misura agevolativa, sono stati investiti in Italia 1,82 miliardi di euro, 950 milioni dei quali da aziende estere».
«Grazie al contributo di Invitalia possiamo rendere ancora più competitivo il nostro stabilimento – dichiara Casu –. L'investimento complessivo ci consentirà di incrementare la capacità produttiva del sito e la sua efficienza energetica, migliorando la performance delle nostre linee di punta e attirando nuove produzioni da altri siti del gruppo, con ricadute positive per il territorio della provincia di Frosinone».
«Siamo molto soddisfatti della collaborazione con Invitalia – conclude Redaelli -. Così come per il nostro sito di Scoppito, grazie al contratto di sviluppo abbiamo oggi un aiuto in più per garantire nuove tecnologie e innovazioni di processo e di prodotto per lo stabilimento di Anagni, contribuendo così alla sua sostenibilità nel tempo. Tutto questo conferma quanto l'Italia sia in grado di proporsi come base produttiva per l'industria farmaceutica in Europa».


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