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Giovani Smi: riformare i percorsi formativi e l’accesso

Si è svolta a Tivoli, dal 25 al 27 settembre, la prima Assemblea nazionale dei giovani del settore “Formazione e Prospettive” dello Smi che ha lanciato un messaggio netto: è necessario investire in un serio miglioramento dei percorsi formativi e puntare sulla qualità, piuttosto che limitare sempre più l’autonomia del medico.
L’Assemblea nazionale, infatti, ha denunciato la farraginosità della programmazione e puntato il dito sui diversi, e costanti, problemi legati allo svolgimento dei test di selezione.
«É evidente - sostengono - come il numero degli accessi, dall'iscrizione in facoltà ai percorsi formativi post lauream, sia il più delle volte completamente avulso dal fabbisogno di personale medico. Programmazione ulteriormente compromessa dalla mole di ricorsi che consentono costantemente iscrizioni in sovrannumero, sfruttando così le falle presenti nei bandi di concorso piuttosto che nello svolgimento degli stessi».
L’Assemblea ha poi rinnovato le cariche ed eletto coordinatore nazionale Fabrizio Salemi (Campania) e vice coordinatori Donata Carollo (Sicilia) e Martino Calianno (Puglia).


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