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E.Romagna: in arrivo 4 nuovi Dg, Petropulacos verso la rinomina per la Sanità

Saranno nominati la prossima settimana dalla giunta regionale dell'Emilia Romagna quattro direttori generali che, assieme al nuovo capo di gabinetto Andrea Orlando, già al lavoro dai primi di gennaio, saranno a capo delle direzioni generali della Regione Emilia-Romagna, passate da 10 a 5 per effetto della riorganizzazione interna già approvata lo scorso mese di dicembre. Per quanto riguarda la direzione generale Salute e welfare, il contenuto coincide pienamente con quello dell'attuale direzione generale Sanità e politiche sociali e integrazione, alla cui direzione è Kyriakoula Petropulacos, che sarà confermata nell'incarico assegnatole dalla giunta regionale nel febbraio del 2015. «Con la nomina dei direttori generali -afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- mettiamo un altro importante tassello nel complesso mosaico del processo di riorganizzazione della struttura organizzativa della Regione, improntata sulla razionalizzazione delle risorse coerentemente con gli obiettivi che ci siamo prefissi».I nuovi direttori, rispetto ai predecessori, avranno una retribuzione più bassa: dai 154 mila euro che percepivano (compresa l'indennità di risultato) si passa a 130 mila euro, che potranno aumentare fino ad un massimo del 5% come indennità di risultato.

Le proposte che saranno sottoposte al vaglio della giunta sono state illustrate stamani dall'assessore alle Risorse umane, Emma Petitti, nell'ambito della commissione consiliare Bilancio, Affari generali e istituzionali riunitasi nella sede della Regione, a Bologna. Secondo la proposta, a capo della direzione Gestione, sviluppo e istituzioni sarà Francesco Raphael Frieri, Paolo Ferrecchi guiderà la direzione Cura del territorio e dell'ambiente, Morena Diazzi sarà a capo della direzione Economia della conoscenza, del lavoro e dell'impresa, Valtiero Mazzotti guiderà la direzione Agricoltura. I direttori, esterni e assunti a tempo determinato (con scadenza il 30 giugno 2020), per chiamata diretta nel rispetto dei requisiti culturali e professionali stabiliti dalla legge, sono stati selezionati in base a una comprovata esperienza professionale nella pubblica amministrazione, in enti di diritto pubblico o aziende pubbliche o private, nelle libere professioni o in altre attività professionali di particolare qualificazione.

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