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Nasce in Veneto il primo Parkinson Cafè d’Italia

Si è inaugurato oggi ad Arzignano (Vi) il primo Parkinson Cafè del Veneto e d'Italia, uno spazio aperto alla comunità che ha l’obiettivo di coinvolgere i malati di Parkinson del territorio, favorire la socialità, il confronto, il movimento e soprattutto ridurre i casi di isolamento molto frequenti in chi è colpito dalla malattia.
Il Parkinson Cafè nasce per volontà della neonata Fondazione Silvana e Bruno (fondazionesilvanaebruno.it), realtà senza scopo di lucro di recente costituzione, frutto dell'impegno dei coniugi Mastrotto, Silvana e Bruno e delle figlie, che insieme hanno voluto mettere a disposizione la loro esperienza personale con la malattia di Parkinson per dare un aiuto concreto ai malati del territorio, circa 200 nel bacino dell'Ulss 5

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Perché un Parkinson Cafè. L'idea del Parkinson Café, che ha la sua sede presso i locali della Fondazione Silvana e Bruno, in via Arciso Mastrotto 107, ad Arzignano, si ispira alla positiva esperienza anglosassone dove i Parkinson Café sono una realtà attiva ormai da qualche anno. Qui vuole soprattutto essere un modo per accogliere e rispondere in maniera concreta ad un bisogno sentito nell'area dell'ovest Vicentino che conta un numero di malati importante che potranno trarre giovamento dall'esperienza del Café. Vuole essere, infatti, un luogo aperto di incontro, di condivisone e aggregazione per i malati, le famiglie e tutti coloro che vorranno contribuire e usufruire delle iniziative che saranno inizialmente pianificate grazie alle collaborazioni con professionisti del territorio e all'azione dei volontari: attività motorie prima di tutto, funzionali a favorire la capacità di movimento compromessa dalla malattia e attività ricreative, come la lettura di libri e quotidiani, incontri formativi su tematiche specifiche, per sostenere e facilitare la condivisione e la socialità. Uno spazio, quindi, dove le iniziative e i ritmi di azione rispetteranno i nuovi tempi e le abilità dei malati che qui, con l'aiuto dei volontari e attraverso il confronto positivo con altri che vivono la stessa situazione, potranno reagire alla malattia e ritrovare il piacere di stare insieme, di uscire e ritrovare se stessi.

Quattro saranno i volontari inizialmente coinvolti in questo primo progetto della Fondazione Silvana e Bruno che, grazie al bagaglio di esperienza in ambito sociale o in comunità, supporteranno l'attività del Parkinson Cafè che sarà aperto, inizialmente, tutti i martedì ed i venerdì dalle ore 9 alle ore 12, poi, a partire da marzo, si aggiungeranno le attività motorie con un proprio calendario così come le attività ricreative.

Si tratta di un'iniziativa sostenuta sin dall'inizio dalla dirigenza dell'ULSS 5 e dall'Unità Operativa Complessa di Neurologia nella figura del suo direttore, il dr. Michele Morra e della dr.ssa Tiziana Mesiano che seguono da vicino le problematiche dei parkinsoniani nel territorio, dove è attivo un ambulatorio dedicato, aperto tutti i martedì mattina, e che hanno dato il loro sostegno nel vagliare le varie iniziative che coinvolgeranno i malati.


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