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Progetto Soleterre in Marocco per proteggere le madri nubili

In Marocco, ancora oggi, la gravidanza fuori dal matrimonio rappresenta una trasgressione alla norma culturale, sociale e religiosa. Le madri nubili vengono escluse dalle loro famiglie e dal loro ambiente sociale. Non avendo un reddito, né una dimora, il 36 % di queste madri, d'età inferiore ai 25 anni, si vede obbligata ad abbandonare il proprio bambino. Classificata come Zania (prostituta), la donna nubile rimane da sola per il resto della propria vita e subisce discriminazioni anche in ambito lavorativo. Il contesto giuridico non aiuta le ragazze madri: la legge 490 del codice penale marocchino punisce ogni relazione sessuale extraconiugale con una pena che va da un mese fino ad un anno di carcere.

Per questo l’Organizzazione umanitaria Soleterre – Strategie di pace sostiene il progetto sociale nato in Marocco “Mère en Ligne”, per difendere e proteggere le madri nubili perseguibili per legge nello stato marocchino. “Mère en Ligne”, in partenariato con l'associazione marocchina “100% Mamans” di Tangeri (www.centpourcentmamans.com), vuole rafforzare l'accoglienza con assistenza medica e psicosociale alle madri nubili marocchine, l'avvio al lavoro, il supporto legale e sensibilizzare su questi temi.
Il progetto offre inoltre a queste donne una nuova opportunità di riscatto sociale coinvolgendole anche nella gestione di una web radio, strumento per dare voce alle loro storie, difendere i loro diritti e aiutare altre donne che, come loro, sono state ripudiate dalla società.

«Quello che subiscono le donne marocchine che hanno figli fuori dal matrimonio è una vera violenza, un abuso psicologico che la cultura maschilista compie contro di loro e contro i loro bambini – afferma Damiano Rizzi, presidente di Soleterre - Impedire a una mamma di esercitare la propria funzione genitoriale, annullandone il ruolo, le reca un grave danno esistenziale costringendola in molti casi ad abbandonare il bambino nei primi anni di vita con conseguenze traumatiche sulla salute mentale sua e del bambino. Parliamo di donne già vulnerabili e che provengono da contesti sociali di deprivazione (il 70% di loro sono analfabete contro una media nazionale di analfabetismo femminile attorno al 40%). Il legame fra una mamma e il suo bambino è fondamentale in particolare nei primi 3 anni di vita laddove il cervello umano si sviluppa fino al novanta per cento della dimensione adulta e costruisce la maggior parte dei sistemi e delle strutture che saranno responsabili di tutto il futuro funzionamento emotivo, comportamentale, sociale e psicologico. Per questo il progetto di Soleterre mira a tutelare il legame emotivo tra la mamma e il bambino riconoscendo alla donna lo status di madre».


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