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Neuroscienze e telemedicina, Università di Salerno e ab medica rafforzano la partnership

Crescono le sinergie tra “ab medica” e l’Università degli studi di Salerno per consolidare il polo di ricerca e sviluppo di ab medica a Fisciano (Sa). Aurelio Tommasetti, rettore dell’Università con il direttore generale, Attilio Bianchi e il direttore del Dipartimento di Innovazione, Vincenzo Loia incontreranno domani, mercoledì 29 giugno, Pantaleo Romanelli, direttore scientifico, Marco Reale, direttore generale, e Aldo Cerruti, presidente e fondatore di ab medica, per sancire la prosecuzione del percorso intrapreso insieme nel 2012.
Obiettivo della visita è infatti quello di rafforzare le collaborazioni già esistenti tra ab medica e il polo di Salerno, nell'ambito dell'innovazione tecnologica nella sanità. Una sinergia che ha messo le proprie radici in particolare nell'ambito delle neuroscienze, con lo sviluppo di applicazioni software per il Caschetto Eeg, un dispositivo in grado di acquisire, memorizzare e trasmettere i segnali cerebrali Eeg per il monitoraggio di pazienti epilettici e scenari di neuroriabilitazione.
Non solo, i due enti stanno collaborando anche nel progetto Cyberbrain, un elettrodo che consente l'acquisizione e il monitoraggio dei segnali bioelettrici provenienti dal cervello, applicabile nei casi di epilessia per la prevenzione delle crisi, nei pazienti con deficit neuromotori per stimolarne i movimenti, per la cura del dolore e per lo sviluppo del Brain Computer Interface.
Nuove collaborazioni potrebbero essere sviluppate anche per progetti territoriali di telemedicina e di presenza remota robotizzata, incentrati sulla piattaforma di telemonitoraggio TelbiosConnect e il sistema InTouch Health che consente ai medici di eseguire un teleconsulto, in tempo reale, con la contemporanea presenza del paziente, al fine di facilitare la deospedalizzazione e sostenere le cure domiciliari. L'obiettivo è supportare la continuità della cura, migliorare la qualità di vita dei pazienti, ridurre i ricoveri impropri e le liste d'attesa, favorendo l'integrazione e il coordinamento dei servizi socio-sanitari.
«Ab medica è da sempre molto attenta ai giovani e all'area di Salerno. Tutti i dipendenti della sede di Fisciano (SA) di ab medica infatti provengono dal bacino universitario salernitano - commenta Luca Romanelli, Business Development di ab medica e responsabile della sede -. La ricerca è per noi nodale: la nostra holding vi investe il 3% del fatturato annuo e i progetti pilota sui quali stiamo lavorando sono prodromici a una nuova rivoluzione del sistema della ricerca e della sanità italiana».


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