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Liguria, via libera a 5 breast unit

Approvata dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alla Salute Sonia Viale, la definizione della rete dei centri liguri di senologia: le Breast Unit che puntano a un approccio integrato e multidisciplinare nella prevenzione e nella cura del tumore al seno. Saranno cinque in Liguria, articolate in sei sedi: due a Genova, all’Irccs San Martino-IST e Asl 3 genovese (Villa Scassi) con partner dell’Asl gli ospedali Galliera ed Evangelico; una nell'Asl 1 imperiese nell'ospedale di Sanremo; una nell' Asl 2 savonese nell'ospedale San Paolo di Savona; una nel Levante con due sedi chirurgiche nell'ospedale di Sestri levante (Asl 4 chiavarese) e alla Spezia (Asl 5).
«L'obiettivo è creare una rete di centri senologici il più possibile vicina al territorio e alle donne. Dopo un'attenta valutazione nell'interpretazione dei requisiti richiesti dal ministero, sono state individuate la massima appropriatezza, qualità e risposta puntuale a questo bisogno sanitario per creare un'offerta omogenea nelle Asl liguri», ha commentato la vicepresidente Sonia Viale che ha presentato oggi in conferenza stampa le nuove Breast Unit, di cui, con delibera a novembre, la Regione Liguria aveva definito i criteri. «La creazione della rete dei centri di senologia punta a un approccio integrato e multidisciplinare della malattia con il supporto di un team di professionisti in strutture con adeguata esperienza specifica e dotazioni tecnico–strumentali appropriate», ha detto la vicepresidente Viale. «È molto importante la fase dello screening del carcinoma mammario e il percorso della presa a carico della paziente che nel centro senologico trova un'assistenza multidisciplinare fase per fase, fino alla ricostruzione della mammella. Su questo punto è indispensabile l'apporto del mondo delle associazioni femminili che svolgono un ruolo fondamentale nella sensibilizzazione delle donne per la prevenzione» ha detto la vicepresidente Viale.
Alla conferenza stampa di presentazione delle Breast Unit liguri ha partecipato una nutrita rappresentanza delle associazioni attive sul tema: Liguria Donna di Europa Donna Italia, la sezione di Imperia La Rinascita Lilt, il gruppo Valbormida di Cuore di Donna, la Perla Donna di Genova, La fenice Lilt della Spezia.
La presa a carico della paziente seguirà un percorso basato su precise linee scientifiche. Il protocollo regionale per le Breast Unit prevederà: esami di approfondimento entro 20 giorni dalla prima mammografia che pone un dubbio diagnostico; l'intervento chirurgico entro un mese dalla diagnosi; la chemioterapia entro otto settimane dall'intervento; la radioterapia entro due mesi dall'intervento. Ogni passaggio del percorso sarà programmato, prenotato e prescritto direttamente dal medico del gruppo multidisciplinare che ha in carico la paziente.


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