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Cyberbullismo: arriva il “glossario” per i medici, ecco come riconoscere un violento del web

Aggressivo, impulsivo, intollerante alle frustrazioni e alle regole, privo di empatia verso gli altri e di sensi di colpa rispetto alle proprie azioni. È il ritratto del cyberbullo. Una tipologia di persecutore responsabile di un caso al giorno di molestie nelle scuole italiane. È la dimensione del fenomeno bullismo e cyberbuillismo rivelata da Telefono Azzurro, che durante lo scorso anno scolastico ha raccolto testimonianze e denunce di ragazzi finiti nel mirino dei violenti del web. Un dato preoccupante, che riemerge in tutta la sua drammaticità in occasione della ripresa del dibattito parlamentare sul Ddl in materia di contrasto al cyberbullismo, approvato il 31 gennaio dal Senato.

Il fenomeno è odioso ma soprattutto grave, tanto da provocare il tentativo di suicidio da parte del 10% delle vittime (dati Safer Internet Day 2016). La parola chiave è formazione: di insegnanti, genitori e soprattutto dei medici e del personale sanitario. È questo l'obiettivo che si pone il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione, in partnership con Consulcesi Club, che ha realizzato il corso FAD (Formazione a Distanza) dal titolo «Le nuove dipendenze: internet ed il gioco d'azzardo patologico», on line gratuitamente sul sito www.corsi-ecm-fad.it.


Dal flaming all'impersonation: il glossario del cyberbullismo in 8 punti
1.Flaming: messaggi on line violenti e volgari che hanno lo scopo di suscitare liti e battaglie verbali in un sistema informatico;
2.Molestie (harassment): spedizione continuativa di messaggi volgari o di insulto volti a irritare e ferire psicologicamente la vittima;
3.Denigrazione: messaggi che hanno lo scopo di danneggiare la reputazione della vittima;
4.Sostituzione di persona (impersonation): il molestatore maschera la propria identità facendosi credere un'altra persona per utilizzare un profilo neutro e sferrare altri attacchi o reperire informazioni;
5.Rivelazioni (exposure): il molestatore pubblica informazioni private o imbarazzanti riguardanti la vittima per metterla in cattiva luce o per farla vergognare;
6.Inganno (trickery): ottenere la fiducia di qualcuno con l'inganno per poi pubblicare o condividere con altri le informazioni confidate;
7.Esclusione: il molestatore riesce ad escludere la vittima da un gruppo on line per emarginarla;
8.Cyberstalking: il molestatore invia ripetutamente aggressioni e denigrazioni minacciose mirate a incutere paura nella vittima.


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