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Chiesi conclude un accordo di distribuzione in esclusiva dei prodotti di Marco Antonetto

Due tra le aziende italiane più longeve concludono un accordo strategico che apre la strada a nuove prospettive di collaborazione. Chiesi, più di 80 anni di storia italiana e leader nell'area respiratoria, nella neonatologia e con un focus sulle malattie rare, e Marco Antonetto, storica azienda torinese con un secolo di vita, hanno concluso un accordo di distribuzione esclusiva dei prodotti Antonetto. Un passo importante per la Filiale Italiana del Gruppo Chiesi, che arricchisce il proprio portafoglio di prodotti da banco (OTC) ed entra nelle aree gastrointestinale e degli integratori nutrizionali.
L'accordo è operativo da gennaio 2017 e comprende prodotti di automedicazione, dispositivi medici e una linea di integratori nutrizionali. Per Chiesi Italia si tratta di un aumento della propria offerta che consente di raddoppiare il numero delle confezioni di prodotti OTC vendute in Italia in un anno, ma che è ancora più significativo per l'impatto che lo storico marchio Antonetto ha nel nostro Paese: un innovatore nella comunicazione già negli anni Sessanta - con spot che sono rimasti nella memoria degli italiani - e prodotti utilizzati da sempre dalle famiglie italiane. Un patrimonio che beneficerà in modo significativo della forza distributiva e della presenza Chiesi nelle farmacie.
«Si tratta di un accordo strategico che ci consentirà di rafforzare la nostra presenza nelle farmacie, con prodotti efficaci e sicuri. Inoltre Antonetto ci introdurrà al mercato degli integratori nutrizionali che presenta per noi una promettente opportunità», commenta Raffaello Innocenti, Direttore Generale di Chiesi Italia, filiale italiana del Gruppo Chiesi. «L'expertise di Marco Antonetto Farmaceutici, operante nel mondo della salute e del benessere da oltre cent'anni, è per noi garanzia di qualità, per questo abbiamo trovato nell'azienda torinese un partner di assoluta eccellenza. Questo passo è per noi un accordo di lunga durata che punta, con benefici per entrambi, a capitalizzare il valore storico del marchio italiano».


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