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Sirm: senologi a congresso dal 10 al 12 maggio a Grado

Nel 2020 le previsioni indicano 1.979.022 nuovi casi di tumore mammario e 622.676 decessi a livello mondiale. Solo in Italia si prevedono 58.289 nuovi casi e 13.927 decessi. Si delinea una dimensione sociale della malattia con incrementi in tutte le aree geografiche. In questo contesto su ogni 1000 donne che aderiscono ai programmi di screening oggi inseriti nei livelli essenziali di assistenza, 8 potranno salvare la loro vita per una diagnosi precoce. Tuttavia la mammografia non è un vaccino, non realizza la prevenzione primaria, e, anche se eseguita e valutata da radiologi senologi esperti, non è un test infallibile. Il bilancio pende a favore dei vantaggi, ma solo la conoscenza dei limiti può guidare la donna ad una decisione consapevole.

E di aumentata consapevolezza delle pazienti, e dell'importanza delle informazioni fornite dai radiologi si dibatte a Grado dal 10 al 12 maggio prossimi, in un convegno nazionale organizzato dalla Sezione di Senologia della SIRM che vede la lectio di D.B. Kopans (ordinario di Radiologia all'Università di Boston), una tavola rotonda con la presidente Fnomceo, Roberta Chersevani e un folto programma scientifico con un focus sulla importanza della comunicazione in senologia. Secondo la Società scientifica SIRM infatti la chiave di volta di una nuova via in senologia è la cura della comunicazione e l'informazione precisa e puntuale alle pazienti da parte dei radiologi senologi, una volta dietro le quinte della diagnosi e oggi sempre di più invece protagonisti della presa in carico delle pazienti a rischio di tumore o già ammalate. Al convegno partecipa l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca.


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