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Pazienti con asma, con Turbo+ inalazioni «registrate»

AstraZeneca ha lanciato Turbo+, il primo device elettronico in ambito respiratorio, che, grazie alla combinazione con un'App per smartphone, permette il monitoraggio della terapia nei pazienti con asma. Il device è dotato di un microfono che permette di sentire quando il paziente fa l'inalazione e di registrare tutte le inalazioni attraverso l'App, così da offrire l'opportunità sia al paziente sia al medico curante di verificare la continuità terapeutica. Inoltre l'App consente al paziente di impostare degli allarmi per ricordarsi di fare l'inalazione, supportandolo quindi nel rispetto della terapia.
Turbo+, che deve essere assemblato all'inalatore Turbohaler contenente budesonide/formoterolo, verrà inizialmente utilizzato presso centri specializzati che saranno i primi a fare esperienza di questa innovativa tecnologia.
Il medico provvede alla registrazione del paziente nel momento stesso in cui consegna l'inalatore, così da garantire una corrispondenza univoca tra device e paziente. Una volta collegato attraverso l'App, scaricabile dal paziente sul proprio smartphone, Turbo+ invierà informazioni dettagliate sul numero e la data delle inalazioni, permettendo così al paziente un costante controllo della propria terapia. Il medico a sua volta avrà un accesso riservato attraverso un portale cosicché, durante la visita di controllo, potrà verificare se il paziente è ben controllato ed è aderente alla terapia.
Il Prof. Fulvio Braido, Dipartimento di malattie respiratorie e allergologia - Università degli Studi di Genova, commenta: «Questo strumento rappresenta un'attesa innovazione nell'ambito del trattamento dei pazienti asmatici. Molto spesso i medici assegnano al paziente una terapia ma non hanno modo di sapere se questa sarà portata avanti con continuità: sappiamo che molto spesso ciò non avviene, soprattutto nel caso di pazienti non gravi, i quali sottovalutano la portata di questa patologia. Penso quindi che questo strumento potrà aiutare sia i medici sia i pazienti a verificare che vi sia una effettiva continuità terapeutica». Federico Viganò, Vice President Business Unit RIA&Crestor, ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di avere messo a punto questo strumento, primo nel suo genere in ambito respiratorio: è la dimostrazione della nostra continua ricerca di innovazione nel trattamento delle patologie respiratorie, con l'obiettivo di migliorare la vita dei pazienti. Sappiamo quanto la continuità della terapia sia un tema centrale per i pazienti asmatici: per questo abbiamo investito per mettere a loro disposizione uno strumento che li supporti nel perseguire questo obiettivo»


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