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Febbre tifoide/ Da Gavi finanziamento di 85 mln di dollari: supporterà l’introduzione del vaccino contro la febbre tifoide nei Pvs

Grazie all'approvazione da parte del consiglio di amministrazione di Gavi di un piano di supporto ai vaccini contro la febbre tifoide (TCV), milioni di bambini nei paesi più poveri saranno presto protetti da questa malattia.
«La febbre tifoide, che colpisce interi paesi, comunità e famiglie, rappresenta una grave minaccia per i bambini nelle nazioni più povere», ha dichiarato il dott. Ngozi Okonjo-Iweala, Presidente del Cda Gavi. «Questa malattia è stata da tempo debellata nella maggior parte delle nazioni industrializzate, ma è ancora una grave minaccia nei paesi in via di sviluppo, nei quali si verifica la stragrande maggioranza dei decessi. Questo vaccino rappresenta un salvavita per tutti quei bambini che non hanno accesso all'acqua potabile o ai servizi igienici».
Il tifo, una grave febbre enterica causata dall'ingestione di cibo o acqua contaminati, nel corso del 2016 ha colpito quasi 12 milioni di persone, uccidendone 128.000. Il miglioramento delle condizioni di vita e l'uso di antibiotici appropriati hanno portato all'eliminazione virtuale della malattia nelle nazioni industrializzate e una sensibile riduzione dei casi mortali. Tuttavia, questo progresso rischia ora di essere indebolito a causa della diffusione della resistenza antimicrobica (AMR). Il tifo resistente ai farmaci si sta diffondendo sia in Asia che in Africa ponendo una seria minaccia alla salute pubblica.
«Questo vaccino è sicuro, efficace e può offrire una protezione a lungo termine», ha affermato il dott. Seth Berkley, CEO di Gavi, the Vaccine Alliance. «La crescente diffusione di ceppi di tifo resistenti ai farmaci è una grave minaccia, non soltanto per le persone, ma anche per i nostri sforzi nel controllare la malattia, e ci impone di dare priorità alle strategie di prevenzione. Una forte copertura attraverso l'immunizzazione di routine e gli sforzi per migliorare l'accesso all'acqua pulita e all'igiene giocheranno un ruolo chiave nel ridurre drasticamente la malattia». Un nuovo vaccino contro la febbre tifoide, prodotto da Bharat Biotech International Limited e autorizzato per la prima volta in India nel 2013, è attualmente in fase di revisione per la prequalifica da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Questo fa seguito alla recente raccomandazione del gruppo di esperti di immunizzazione strategica (SAGE) dell'OMS, secondo cui i vaccini contro il tifo dovrebbero essere introdotti nei paesi endemici per tutti i bambini di età superiore ai sei mesi. Anche vaccini di altri cinque produttori sono in fase di sviluppo e dovrebbero essere disponibili tra il 2018 e il 2022.
Gavi prevede che i primi paesi aderiranno al piano entro il 2018, per procedere con l'introduzione del vaccino l'anno successivo. Il Consiglio di amministrazione di Gavi ha inoltre osservato che l'uso di questo nuovo vaccino consentirà ulteriori studi sull'impatto della malattia, sulle sfide in termini di diagnosi e sulla ricerca di strategie di immunizzazione appropriate.
Già nel 2008, il vaccino coniugato contro la febbre tifoide era stato classificato come prioritario dal consiglio di amministrazione di Gavi e inserito nella Strategia di Investimento sui Vaccini (VIS); tuttavia, a quel tempo, la mancanza di un vaccino adatto aveva impedito la finalizzazione di un impegno finanziario. La Strategia di Investimento sui Vaccini (VIS) di Gavi è un processo di valutazione basato su chiare evidenze scientifiche volto ad assicurare la priorità di introdurre nuovi vaccini per supportare ulteriormente i paesi bisognosi di assistenza.
Sviluppato ogni cinque anni, il prossimo VIS sarà completato alla fine del 2018. Oggi, il consiglio di amministrazione di Gavi ha approvato i criteri di valutazione che saranno utilizzati per valutare potenziali nuovi investimenti nei vaccini e in altri prodotti di immunizzazione per la prevenzione delle malattie endemiche.


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