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L’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma inaugura il nuovo reparto di Radiologia

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L’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma inaugura il nuovo reparto di Radiologia e presenta la nuova TC Revolution 512 slice , nome tecnico Revolution CT. La struttura - che fa parte di GVM Care & Research, gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini - diventa così la prima struttura laziale ad accreditare questa tecnologia con il Ssn, mettendola a disposizione di tutti i pazienti che possono prenotare gli accertamenti di cui necessitano in regime di convenzione o privatamente.

«La TC Revolution è il fiore all’occhiello del nuovo reparto di Radiologia – commenta Massimiliano Sperandio, responsabile dell’Unità di Diagnostica all’Ospedale San Carlo di Nancy – e questa TAC di ultima generazione ci permette di indagare un ampio spettro di patologie in tempi ridotti puntando sulla prevenzione e di aumentare il comfort per il paziente che può beneficiare anche di invasività nulla».

Sviluppata da GE Healthcare, divisione medicale di General Electric, la TC Revolution è in grado di effettuare uno studio completo di patologie che riguardano tutti i distretti corporei, dal cervello fino ad arrivare al piede (per la valutazione delle complicanze vascolari dovute al diabete). Permette infatti di scansionare le patologie cardiovascolari , di effettuare la colonscopia virtuale , lo screening del tumore al polmone , lo studio di protesi articolari riducendo gli artefatti metallici, lo studio del circolo intracranico per escludere aneurismi cerebrali e lo studio delle patologie oncologiche .

Tra i vantaggi per il paziente: una riduzione dell’82% della quantità di radiazioni erogate rispetto all’imaging tradizionale. La dose di mezzo di contrasto impiegata per gli esami cardiovascolari è ridotta a 50 mL, rispetto agli 80-90 mL utilizzati con la TC a 64 strati, e anche i tempi di acquisizione delle immagini si abbreviano notevolmente. Ad esempio il cuore viene catturato nella sua interezza nel tempo di un singolo battito. Questa TAC, infine, permette di esaminare pazienti che hanno frequenze cardiache elevate , riducendo l’uso dei farmaci per rallentare il battito cardiaco.




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