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Shock anafilattico: al via campagna per un accesso rapido ed equo agli auto-iniettori di adrenalina

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L’iniezione di adrenalina rappresenta il trattamento di prima scelta nel caso di una reazione di anafilassi. Si tratta di un dispositivo in grado di erogare una quantità predosata di adrenalina, che rappresenta un vero e proprio salvavita in caso di shock anafilattico. Il quadro d’accesso a questi dispositivi nelle diverse regioni italiane, tuttavia, non è omogeneo e molti pazienti allergici, a rischio di shock anafilattico, spesso ne sono sprovvisti. Per questa ragione Food Allergy Italia APS ha lanciato Shock, una campagna di informazione e sensibilizzazione sull’anafilassi, realizzata con il patrocinio di Cittadinanzattiva e AIITO, Associazione Allergologi ed Immunologi Italiani Territoriali ed Ospedalieri e con il supporto non condizionato di Viatris.
L’iniziativa prevede la realizzazione di una petizione “di shock anafilattico si muore ancora” indirizzata ai vertici delle Istituzioni competenti, per chiedere disponibilità certa e gratuita degli auto-iniettori di adrenalina.
“Ancora oggi in Italia si muore per anafilassi, questo perché c’è una difficoltà e scarsa attenzione sull’accesso all’auto-iniettore di adrenalina da parte delle persone a rischio – ricorda Marcia Podestà, presidente di Food Allergy Italia APS –. Parliamo di un vero e proprio problema di accesso al dispositivo. Purtroppo, nonostante le indicazioni di EMA e AIFA sono ancora molte le Regioni italiane che gestiscono erroneamente l’erogazione degli auto-iniettori, per esempio non prescrivendo due auto-iniettori o non provvedendo alla adeguata formazione della classe medica che possa informare e formare le persone allergiche all’uso degli auto-iniettori di adrenalina. La campagna Shock – spiega Podestà - vuole proprio colmare l’enorme gap conoscitivo che c’è sull’anafilassi e con la petizione ci auguriamo di poter instaurare un dialogo costruttivo con le Istituzioni affinché si impegnino concretamente a garantire disponibilità certa e gratuita di due dispositivi auto-iniettori di adrenalina ovunque in Italia”.


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