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Idi: nuovi bersagli terapeutici per la immunoterapia dei tumori

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Indurre il sistema immunitario a reagire contro il tumore. Questo è il compito della immunoterapia, che aumenta le capacità dell’organismo di eliminare le cellule tumorali.
Sono note molte molecole (immune-checkpoints) che frenano o stimolano la reazione immunitaria, e servono, in condizioni normali, a evitare le risposte troppo deboli o troppo forti, mantenendo l’equilibrio del sistema.
Il problema è che in molti casi il tumore riesce a sfruttare gli immune-checkpoints per bloccare la risposta immunitaria e riesce a proliferare e resistere alle terapie.
Uno studio (https://translational-medicine.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12967-022-03670-7 ) coordinato dall’oncologo Antonio Facchiano dell’IDI-IRCCS di Roma,eseguito in collaborazione con l’Università Sapienza e la Mediterranean Task force for Cancer Control (MTCC), ha analizzato per la prima volta i valori di espressione di nove immune-checkpoints in circa dieci mila pazienti affetti da 31 tipi di tumore e in circa cinque mila controlli sani.
Lo studio ha dimostrato che in alcuni tumori (melanoma, timoma, tumori del testicolo e altri) la sopravvivenza dei pazienti può essere prevista sulla base dei livelli di espressione di questi nove geni.
Ciò permette di prevedere il decorso clinico di questi tumori ma può anche aiutare a identificare nuovi efficaci bersagli terapeutici. Questo studio apre speranze concrete per la sperimentazione clinica su questi tumori, perché esistono già farmaci che riconoscono questi bersagli.


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