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Donazione di sangue: in Chiesi il check-up si fa in azienda

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Chiesi Global Rare Diseases Italia, in collaborazione con FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori Sangue) e l’Azienda Ospedaliera di Parma, rinnova il proprio impegno a sostegno della diffusione della cultura della donazione di sangue, coinvolgendo i dipendenti di Chiesi delle sedi di Parma in quattro giornate all’insegna della solidarietà, durante le quali è stata offerta la possibilità di eseguire i test necessari per valutare la propria idoneità a diventare donatore.
L’iniziativa “Fai un check-up con Donny e scopri se sei idoneo”, giunta oggi alla giornata conclusiva, è parte della campagna “Donazioni di sangue: Chiesi è idonea, e tu?”, lanciata nel 2019 da Chiesi Global Rare Diseases Italia, la Business Unit di Chiesi Italia impegnata nell’ambito delle malattie rare, con il patrocinio di AVIS, FIDAS, THALASSEMIA, UNITED (Unione delle Associazioni dei pazienti affetti da Talassemia, Drepanocitosi e Anemie rare) e SITE (Società Italiana Talassemie ed Emoglobinopatie), con l’obiettivo di sensibilizzare i dipendenti sull’importanza della donazione quale atto di generosità verso il prossimo e di partecipazione alla vita della comunità, e di supportarli nella visita di idoneità per diventare donatori.
“Donare sangue equivale a donare speranza, a donare vita, per questo siamo orgogliosi della straordinaria partecipazione dei colleghi Chiesi a questa importante iniziativa che concretizza il nostro impegno quotidiano al fianco dei pazienti – dichiara Laura Franzini, Direttore Medico di Chiesi Italia -. In qualità di azienda B Corp, siamo consapevoli della nostra responsabilità di prenderci cura della salute dei pazienti, dei dipendenti e della comunità. Con questa campagna, abbiamo voluto promuovere la diffusione della cultura della salute e della solidarietà attraverso la donazione di sangue che rappresenta un atto di partecipazione alla vita sociale, oltre che un gesto altruistico che garantisce la sopravvivenza e una migliore qualità della vita a migliaia di persone. Siamo entusiasti della collaborazione con l’Ospedale di Parma e con l’Associazione FIDAS che da sempre accompagna i donatori e trasferisce il valore della donazione alle giovani generazioni”.


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