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Giornata nazionale/ Federsanità e Simeu insieme per "curare la violenza" sugli operatori sanitari

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Domenica 12 marzo, Giornata nazionale di educazione e prevenzione violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari, Federsanità e Simeu sono ancora una volta insieme per "curare la violenza". Federsanità e Simeu fanno seguito al lavoro iniziato insieme un anno fa che ha prodotto la raccolta di prezioso materiale consegnato all’Osservatorio nazionale sulla sicurezza e avviano la nuova fase del progetto condiviso "Curare la violenza" che si tradurrà in quattro appuntamenti tematici a libero accesso, di formazione, informazione e di disseminazione di expertise concretamente utili a dirigenze e agli operatori sanitari.
L'obiettivo è diffondere conoscenza sulle soluzioni innovative già in atto nelle strutture sanitarie italiane al fine di promuovere prevenzione e recupero degli operatori sanitari vittima di episodi di violenza e fornire strumenti operativi concretamente utili ai singoli professionisti. Le aree che saranno affrontate sono: "Informazione/comunicazione efficace", "Formazione operatori sanitari in ambito legislativo", "Gestione dell'aggressione", "Innovazione organizzazione strutturale" .
«Sono state ben 92 le aziende sanitarie che hanno aderito alla call lanciata lo scorso anno, provenienti da 17 regioni italiane. Una raccolta che abbiamo consegnato al ministero della Salute per offrire all’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie uno strumento documentale attuale e concreto per programmare e promuovere azioni volte garantire la sicurezza del personale medico-sanitario. Prevenire gli atti di violenza significa anche migliorare l’ambiente di lavoro», ha dichiarato Tiziana Frittelli Presidente di Federsanità e Dg dell’Ao San Giovanni Addolorata di Roma.
«Formeremo un comitato scientifico interno che avrà il compito di analizzare le esigenze concrete degli operatori, individuandone gli interrogativi, le fragilità, i punti di debolezza, le richieste per poi individuare un team di esperti in grado di fornire risposte finalizzate», afferma Maria Pia Ruggieri, Responsabile di progetto per Simeu di cui è consigliere nazionale.
«Molto spesso - dice Fabio De Iaco, Presidente nazionale Simeu - la conflittualità si origina da persone normali, in tensione per sé stesse o un famigliare, innervosite da attese o aspettative mancate. La sorveglianza certo aiuta ma non è la soluzione a tutti i problemi che sono davvero molto complessi e si sviluppano ad effetto domino. Con questo progetto, basato essenzialmente sull’impegno dei professionisti che vi parteciperanno, abbiamo l’ambizione di pensare di riuscire ad aggiungere un pezzettino, seppur piccolo, nella direzione della soluzione in un contesto in cui il livello di tensione generale tende comunque ad aumentare».


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