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Malattie cardiovascolari: solo una fatalità per 2 italiani su 3, al via campagna Sanofi

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Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la principale causa di morte in Italia e nel mondo. Ma nonostante i dati relativi alla consapevolezza degli italiani diano una fotografia incoraggiante, per quasi 2 pazienti su 3 è un destino a cui tutti prima o poi andranno incontro, soprattutto con l'avanzare dell'età; risultano rassegnati, invece, i pazienti più esposti perché ad alto rischio di evento cardiovascolare, come ad esempio chi soffre di diabete, ipertensione, angina, patologie vascolari, che in alcuni casi sono già sopravvissuti a un infarto o a un ictus, e nei quali il colesterolo Ldl non raggiunge i livelli ottimali di controllo nonostante le terapie di base, i miglioramenti nello stile di vita e una più sana alimentazione. Lo evidenzia un'indagine promossa da Sanofi e condotta da Swg su un campione di oltre 1.200 cittadini di età compresa fra i 45 e i 74 anni, discussa a Milano in occasione dell'incontro 'Agire prima contro il colesterolo: quanto conta il fattore tempo per proteggersi dai rischi cardiovascolari'. E' in questa occasione che Sanofi ha presentato e lanciato la campagna 'Vinci contro il colesterolo. Previeni l'infarto. Agisci prima', che nasce con l'intento di informare pazienti e caregiver sui rischi legati agli alti livelli di colesterolo Ldl, il cosiddetto colesterolo 'cattivo', e sensibilizzarli sull'importanza di "agire prima", recandosi da uno specialista per controllare il proprio stato di salute e il rischio cardiovascolare.

Il progetto, promosso da Sanofi con il patrocinio di Società italiana di cardiologia, Fondazione Gise, Fondazione italiana per il cuore e Conacuore - spiega una nota - consiste in un hub dedicato esclusivamente alla dislipidemia, disponibile sul sito www.vincicontroilcolesterolo.it, che aiuta le persone a trovare le corrette informazioni relative al rischio cardiovascolare legato agli alti livelli di colesterolo Ldl, a essere informate dei livelli di colesterolo Ldl target da raggiungere, che non sono uguali per tutti, e a individuare i centri di cardiologia o altri centri specializzati nella gestione delle dislipidemie specializzati più vicini a loro.


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