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«I colori della guarigione» in mostra al San Camillo di Roma
Dodici tele dell'artista e paziente Tetsuro Shimizu saranno in mostra fino a marzo all'ospedale San Camillo di Roma, dove domani e dopodomani si parlerà de "I colori della guarigione", grazie all'iniziativa fortemente voluta dalla Onlus Alba San Camillo . Una "due giorni" dedicata all'arte come terapia, con una conferenza, una performance di arte e danza e quattro diversi seminari sul colore tenuti da artisti di rilievo internazionale.
Nel corso del primo appuntamento, in calendario domani 25 gennaio, alle ore 9.30, presso l'Aula Magna Forlanini del San Camillo, si susseguiranno gli interventi di Aldo Morrone, direttore generale del San Camillo Forlanini, Ignazio Majolino, direttore dell'Uo di ematologia dell'ospedale romano, Ugo Pastorino, direttore del Dipartimento di chirurgia dell'Istituto nazionale tumori di Milano, e Carla Ripamonti, responsabile struttura semplice dipartimentale Cure di supporto al paziente oncologico dell'Int.
Proprio a Milano è partita l'esperienza di Shimizu (sua la tela nella foto), per il quale fare arte ha rappresentato un contributo cruciale per il recupero di energia e forza vitale.
Alle 18 di domani è prevista una performance di arte e danza presso l'Isfci (Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione) di Roma, in Via dei Ausoni 1, condotta da Alessandra Cristiani e Cinzia Fiaschi, con il supporto di Claudio Cinelli e Claudio Moneta.
Domenica 26, dalle 9.30 in poi, presso Doozo, l'Art Book&Sushi di Via Palermo 51, si terranno i seminari di Claudia Chianese - "Noi viviamo il colore"; di Marco Dalbosco - "Perception Way - in memoria di Umberto Postal"; di Luca Coser - "La teoria del colore"; di Loredana Ottaviano - "Gli origami come pratica, forma e colore".
«Offrire alle persone che soffrono cure basate anche sulla partecipazione culturale al benessere psicologico è una delle missioni del nostro ospedale», commenta Morrone. «Molti studi indicano che in ospedale fattori come musica, presenza di quadri e opere d'arte hanno influenza sulla guarigione: da qui nasce il nostro impegno nell'accogliere iniziative che possano migliorare la qualità della vita delle persone malate e dei lavoratori».
«Il modello che proponiamo - spiega Paola Maoddi, presidente di Alba San Camillo Onlus - si basa su una visione olistica della cura. Ecco la ragione di un'iniziativa che coinvolge fortemente sia l'azienda ospedaliera in cui operiamo - con il suo personale medico, infermieristico e le famiglie dei pazienti - sia i volontari della nostra Onlus».