Medicina e ricerca

INCOMPATIBILITÀ CON LE RSU

LA DOMANDA

Nella Rsu della nostra azienda è stata eletta nel 2012 una dipendente amministrativa che è titolare di posizione organizzativa, inserita tra l'altro nella Uo Gestione del personale da me diretta. Per più di un anno nessuno ha mai sollevato questioni di incompatibilità, ma da qualche tempo una sigla sindacale autonoma ha iniziato a pressare la mia struttura e la direzione aziendale per arrivare alla decadenza della dipendente dalla Rsu, pretendendo che l'iniziativa venga presa dall'azienda. Io sono del tutto convinto che non sussiste incompatibilità: è così?
(F.O.)

Il riferimento utilizzato dal sindacato è probabilmente l'articolo 53, comma 1-bis, del Dlgs 165/2001, come modificato dal decreto Brunetta del 2009. Però la norma prevede una incompatibilità a ritroso per due anni per la «direzione di strutture deputate alla gestione del personale». Sulla base di una interpretazione letterale non possono esserci dubbi che i destinatari del vincolo siano i dirigenti delle strutture complesse che hanno come compito istituzionale la gestione e l'amministrazione del personale dipendente. Aldilà del merito, anche per il metodo non si può aderire alla richiesta sindacale. Infatti, una volta che l'Azienda prende atto dei verbali delle elezioni, tutte le problematiche interne alla Rsu devono essere risolte all'interno dell'organismo stesso. L'Aran con la circolare n. 3072 dell'8 aprile 2004 ha rappresentato molto efficacemente queste problematiche e ha ritenuto che le fattispecie quali quelle oggetto del quesito sono fatti interna corporis della Rsu: «nel caso si rilevi una incompatibilità, è esclusivamente in capo alla Rsu il compito di dichiarare decaduto il componente e di provvedere alla sua sostituzione, dandone comunicazione all'Amministrazione e ai lavoratori interessati».
(Stefano Simonetti)

Nella Rsu della nostra azienda è stata eletta nel 2012 una dipendente amministrativa che è titolare di posizione organizzativa, inserita tra l'altro nella Uo Gestione del personale da me diretta. Per più di un anno nessuno ha mai sollevato questioni di incompatibilità, ma da qualche tempo una sigla sindacale autonoma ha iniziato a pressare la mia struttura e la direzione aziendale per arrivare alla decadenza della dipendente dalla Rsu, pretendendo che l'iniziativa venga presa dall'azienda. Io sono del tutto convinto che non sussiste incompatibilità: è così?
(F.O.)

Il riferimento utilizzato dal sindacato è probabilmente l'articolo 53, comma 1-bis, del Dlgs 165/2001, come modificato dal decreto Brunetta del 2009. Però la norma prevede una incompatibilità a ritroso per due anni per la «direzione di strutture deputate alla gestione del personale». Sulla base di una interpretazione letterale non possono esserci dubbi che i destinatari del vincolo siano i dirigenti delle strutture complesse che hanno come compito istituzionale la gestione e l'amministrazione del personale dipendente. Aldilà del merito, anche per il metodo non si può aderire alla richiesta sindacale. Infatti, una volta che l'Azienda prende atto dei verbali delle elezioni, tutte le problematiche interne alla Rsu devono essere risolte all'interno dell'organismo stesso. L'Aran con la circolare n. 3072 dell'8 aprile 2004 ha rappresentato molto efficacemente queste problematiche e ha ritenuto che le fattispecie quali quelle oggetto del quesito sono fatti interna corporis della Rsu: «nel caso si rilevi una incompatibilità, è esclusivamente in capo alla Rsu il compito di dichiarare decaduto il componente e di provvedere alla sua sostituzione, dandone comunicazione all'Amministrazione e ai lavoratori interessati».
(Stefano Simonetti)

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