Aziende e regioni

Puglia: da Emiliano quattro nomine "virtuali" e tante conferme ai vertici delle Asl

di Vincenzo Rutigliano

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24 Esclusivo per Sanità24

Anche un'Asl Zero tutta da costruire, perché non esiste, tra le scelte fatte in tema di sanità dal Governatore della Puglia, Michele Emiliano. Si dovrà occupare in futuro, accentrandole, di tutte le funzioni amministrative e di gara delle Asl dell'intera regione e a guidarla sarà al momento nel ruolo di commissario, Giuseppe Pasqualone, ex dg di Brindisi. Emiliano - governatore regionale ed assessore alla Sanità ad interim, dopo le dimissioni irrevocabili dell'epidemiologo Luigi Lopalco - insieme al debutto dell'Asl Zero, ha rinnovato i vertici di quasi tutte le aziende sanitarie, con molte conferme e qualche novità.

Le “entità sanitarie virtuali”, nel senso che non esiste ancora il luogo fisico nel quale esercitare i relativi incarichi, sono i due prossimi Policlinici degli ospedali “Vito Fazzi” di Lecce e “San Cataldo” di Taranto definite appunto “istituende aziende ospedaliere”. Alla prima andrà come dg Stefano Rossi, che lascia l'Asl di Taranto, e alla seconda Michele Pelillo, con un passato di assessore regionale al Bilancio nella giunta Vendola e di parlamentare Pd. Il cantiere del nuovo nosocomio tarantino è infatti a metà strada, la consegna è prevista per la prossima primavera, deve essere ancora bandita la gara per gli arredi e le attrezzature diagnostiche e dovrà essere reclutato il personale: insomma servirà molto tempo prima dell’inaugurazione di questa struttura la cui procedura di appalto è, a sua volta, oggetto di un'inchiesta della magistratura che vede indagati il capo di Gabinetto del Presidente della regione, Claudio Stefanazzi, ed il dg dell'Asset, Elio Sannicandro.

Per il policlinico salentino invece c'è la struttura fisica, ma manca la clinicizzazione, non il commissario, Rossi appunto, che c'è. Per l'istituenda Azienda per la prevenzione è stato nominato commissario Pietro Quinto, ex dg dell'Asm di Matera, imputato nel processo penale sulla cosiddetta “Sanitopoli lucana” in cui è coinvolto anche il capo dipartimento Politiche Salute, Vito Montanaro. Anche un altro nominato,Giovanni Migliore, confermato nel ruolo di dg del Policlinico di Bari, ha un'inchiesta sulle spalle, quella sulla legionella in alcuni padiglioni appunto del policlinico del capoluogo regionale.

A parte le quattro posizioni “virtuali”, la tornata di nomine ha visto la riconferma di Antonio Sanguedolce alla guida dell'Asl di Bari, di Tommaso Stallone al vertice dell'Irccs De Bellis di Castellana e di Alessandro Delle Donne all'Oncologico di Bari, smettendone così i panni del Commissario, e lasciando anche la guida dell'Asl Bat. Al suo posto Tiziana Di Matteo, ex direttrice sanitaria del Policlinico barese. A guidare l'Asl Taranto infine Gregorio Colacicco e quella di Brindisi, Flavio Roseto.


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