Aziende e regioni

Appalti: Leli (Fare), flop piattaforme acquisti digitalizzati in sanità

di Radiocor Plus

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24 Esclusivo per Sanità24

«Dalle nostre associazioni arriva unanime la denuncia: le piattaforme su cui si deve lavorare per fare acquisti digitalizzati non funzionano ancora. Leitmotiv è poi la difficoltà di ottenere i Cig, cioè i codici identificativi di gara». Lo dichiara il presidente della Fare (Federazione delle associazioni economi e provveditori della sanità) Adriano Leli, che continua: «I presidenti delle associazioni regionali lamentano come ad esempio la piattaforma Pcp di Anac continui a funzionare a singhiozzo e, molto spesso, non è proprio possibile accedervi. Nel caso fortunato in cui si riesca a entrare ci si incaglia però nella richiesta del Cig". Riportano i provveditori della sanità che la segnalazione di un errore, non meglio definito, non permette di ricevere il codice alfanumerico che serve per concludere la procedura. E molti lamentano il fatto che alcune schede sembra non si aprano mentre altre richiedono per la compilazione elementi e dati che rallentano moltissimo il processo di lavorazione. "I nostri iscritti - aggiunge Leli - sono impegnati giornalmente nel cercare di ridurre al minimo le conseguenze di questa partenza farraginosa della digitalizzazione degli appalti».
Il non riuscire a ottenere i Cig comporta che alcuni pazienti - sottolineano ancora dalla Fare - siano costretti a volte a una degenza in ospedale perché non è possibile somministrargli le cure prescritte per raggiungere la guarigione. Mentre altri "vivono nell’incertezza di ricevere i farmaci necessari". Situazione altrettanto drammatica mi viene riportata anche per i centri diagnostici che "non riescono ad approvvigionarsi anche dei soli reagenti o comunque del materiale essenziale per gli interventi diagnostici". Le stesse farmacie territoriali starebbero incontrando notevoli difficoltà nel reperire i farmaci per soddisfare la richiesta che pervengono. «L’impossibilità di riuscire ad avere in tempo reale i Cig sta in questi giorni immobilizzando il settore della sanità producendo danni e disagi significativi a coloro che attendono una risposta medica alle loro problematiche di salute», chiosa Leli.


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