Dal Governo

Saccomanni: «Ridurre la spesa «soprattutto in Sanità». Errani: «La sanità italiana «è quella in cui si spende meno». Lorenzin: «Vorrei una spendig review all'inglese»

«Ridurre la spesa pubblica è possibile specialmente nel settore della sanità» ha detto il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni all'assemblea di Assonime parlando del processo di spending review».

Immediata la reazione delle Regioni: «Secondo l'Oms, secondo l'Ue e secondo l'Ocse, l'Italia è uno dei paesi che spende meno in politiche della
salute: questo è il punto di partenza oggettivo e da qui bisogna partire», ha replicato il presidente della Conferenza delle Regioni
Vasco Errani .

«Spero che il ministro Saccomanni si riferisse al fatto che nella sanità sicuramente ci sono molti margini di recupero di risorse ma non con tagli lineari», ha replicato il ministro della salute, Beatrice Lorenzin. Il Servizio sanitario nazionale, ha sottolineato Lorenzin «dopo le manovre e la spending review, che è ancora in atto e della quale non si sono visti ancora tutti gli effetti sul sistema, non può sopportare ulteriori tagli lineari». Invece, ha detto il ministro, «ci possono essere dei recuperi nel breve e nel medio periodo grazie a una riprogrammazione delle governance da fare insieme alle regioni. Abbiamo individuato lo strumento per fare questo, che è il patto per la salute che - ha aggiunto - ci stiamo accingendo a mettere in atto».
Dal ministro della Salute, quindi, una indicazione: «Quello che io vorrei - ha spiegato - è una spending review all'inglese; e cioè, fissato un dato relativo al finanziamento del sistema sanitario nazionale, poi quello che si recupera e si risparmia viene reinvestito in un sistema che - ha concluso - ha bisogno di risorse».

E altrettanto immediata la reazione delle imprese: «Speriamo che le dichiarazioni del presidente Errani vengano tenute in piena considerazione dal Governo e soprattutto dal ministro dell'Economia Saccomanni, che ha detto di voler recuperare risorse dalla riduzione della spesa sanitaria», ha commentato il presidente di Assobiomedica, Stefano Rimondi. Che ha aggiunto: «È necessario che dalla infausta politica di tagli lineari degli ultimi Governi ci si concentri su una politica di razionalizzazione, per ottimizzare un Servizio sanitario nazionale già mediamente eccellente, ma che presenta ancora aree di inefficienza».