Dal Governo

Patto per la salute: riunione straordinaria degli assessori

Si aprono i giochi sul Patto per la Salute: dopo l'annuncio della ministra Beatrice Lorenzin (VEDI INTERVISTA A IL SOLE-24 ORE DI GIOVEDì 20 GIUGNO) dei lavori in corso al ministero per mettere a punto una bozza da sottoporre alle Regioni entro la fine di luglio, gli assessori alla sanità hanno deciso una riunione straordinaria per avviare un confronto su questo tema già mercoledì 26 giugno.

Secondo la ministra il Patto per la salute «dovrà essere la carta per una nuova programmazione economica e assistenziale del sistema. Un «Patto» in pieno accordo con le Regioni, con un'azione unitaria e forte, alle quali dico: io non faccio tagli lineari, ma voi dovete sponsorizzare un livello di governance e di programmazione dalle Alpi agli Appennini che permetta di attivare i modelli virtuosi che hanno garantito risparmi ed efficienza».

Tuttavia oggi il presidente dei Governatori Vasco Errani, ha ricordato le difficoltà da superare per le Regioni per poter inziare una discussione operativa: «Per noi la cosa importante è il Patto della Salute. Lo stiamo chiedendo da mesi e mesi. Ma ci devono essere delle precondizioni, compreso il tema del finanziamento del Fondo sanitario nazionale».

Secondo Errani - che ha parlato in occasione dell'incontro a Parma di Farmindustria su "Produzione di valore" - «l'assenza di queste precondizioni non ci consentirebbe di fare nessuna cosa seria. Solo dopo si può parlare di processi di riorganizzazione, costi standard, e così via. Sono aspetti che sono dentro il Patto».

Sull'argomento delle risorse la ministra della Salute Lorenzin ha spiegato nell'intervista a Il Sole-24 Ore di aver «trovato in Saccomanni un interlocutore molto attento e particolarmente sensibile alla questione sociale. È con questo senso di responsabilità che andrò al tavolo con le Regioni e so che c'è piena identità col ministro dell'Economia, e, sono sicura, anche con le Regioni. Non si tratta di fare un braccio di ferro o conflitti di competenze. Ma, a risorse date e in una fase così difficile per tutti, si tratta di gestire e ridistribuire i fondi nel modo migliore possibile. Poi, se c'è l'appropriatezza, si possono anche fare richieste. E valutarle, nel caso. Ma serve più che mai massima responsabilità da parte di tutti, da Governo, Regioni e anche dagli operatori. Partendo col piede giusto e riconoscendo che le Regioni non sono in grado di sostenere altri tagli lineari. Dobbiamo essere tutti realisti e pragmatici, perché i problemi vanno risolti. Siamo partiti da una situazione esplosiva, e anche se a fatica, dura fatica, la si è gestita. Ora - ha concluso Lorenzin - siamo nella fase di una nuova programmazione. E questa occasione non va sprecata».