Dal Governo

Farmaceutica, insediato il «tavolo» al ministero dello Sviluppo economico

Si è insediato oggi al ministero dello Sviluppo economico il tavolo sulla farmaceutica. Si tratta del primo incontro fra attori della filiera (Farmindustria, AssoGenerici, Federfarma, sindacati, Regioni) con il Governo Letta, in rappresentanza del quale partecipa il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti .
In primo piano, la discussione sulle misure necessarie al rilancio del settore industriale farmaceutico, che secondo dati Farmindustria tra il 2006 e il 2012 ha perso 11.500 posti di lavoro: un calo del 15% contro una diminuzione media negli altri Paesi europei pari al 6%.

«L'obiettivo è fissare priorità, da una parte per la sostenibilità della spesa farmaceutica italiana, ma dall'altra per trovare percorsi condivisi con le parti sociali e con le aziende, allo scopo di far rimanere l'industria farmaceutica in Italia», ha detto il ministero della Salute Beatrice Lorenzin al termene della riunione.

«Mi auguro che non sia più tempo di blitz notturni. Ma sono convinto che quel periodo sia chiuso, perchè ho visto che c'è un dialogo e che c'è la volonta' di ascoltare», ha affermato il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi. «E' chiaro che i tempi sono duri - aggiunge - e quindi si tratterà di fare le cose con grande senso di responsabilità da parte di tutti. Penso che l'industria sia pronta a fare la propria parte e che oggi abbiamo trovato una politica che per la prima volta si è messa ad ascoltare e a dire proviamo a trovare delle soluzioni. Se si trovano delle soluzioni di confronto e di compromesso, credo che siamo sulla buona strada».

Il prossimo incontro del tavolo è convocato a settembre e «ripartiremo subito con i temi più caldi - evidenzia Scaccabarozzi - in primis la spesa farmaceutica ospedaliera»

Per il direttore generale di AssoGenerici, Michele Uda, il nodo della questione sarà invece chiarire il tema della durata del brevetto dei farmaci: «Il sottosegretario De Vincenti - dice Uda - ha giustamente sottolineato che se c'è un tema comune a tutti è quello della certezza della durata del brevetto. Il problema è che essa viene documentata da una fonte che non è certa né terza, ma è un'autocertificazione delle aziende. Non è nostro interesse entrare in commercio prima della scadenza del brevetto, rischiando cause miliardarie. Siamo tutti a favore della proprietà intellettuale, quando però le date provengono da fonti certe. De Vincenti, molto correttamente, l'ha sempre posto come punto centrale».


«La farmacia può e vuole essere sempre piu' uno snodo fondamentale dell'assistenza sanitaria sul territorio. Per rilanciare il servizio farmaceutico è pero' urgente un periodo di stabilità economica e normativa da garantire, in particolare, con l'introduzione della nuova remunerazione prevista dalla legge, e con il rinnovo della convenzione tra farmacie e Ssn, che permetterà lo sviluppo dei nuovi servizi», ha affermato il presidente di Federfarma, Annarosa Racca alla prima riunione del Tavolo sulla farmaceutica. E questo perché «la farmacia ha necessità di poter programmare le attività e gli investimenti necessari a sviluppare servizi di prevenzione, informazione sanitaria, programmi di educazione sanitaria e prevenzione anche attraverso screening di massa, counseling sul farmaco: tutti servizi incentrati sul paziente per dare una assistenza farmaceutica di maggiore qualità ottenendo nel contempo anche risultati positivi per la sostenibilità economica del Ssn, alle prese con una popolazione sempre piu' anziana e meno autosufficiente».
«Va sottolineato - ha aggiunto - come, già in questa prima riunione, il Tavolo abbia individuato come nodo cruciale da sciogliere quello della spesa farmaceutica ospedaliera e stabilito che proprio la spesa ospedaliera sarà l'argomento centrale da affrontare alla ripresa dei lavori, a settembre. Infatti, mentre la spesa farmaceutica territoriale è sotto controllo e rispetta il tetto previsto, la farmaceutica ospedaliera è in costante e incontrollato aumento e, in tutte le Regioni, supera ampiamente i limiti stabiliti».