Dal Governo

«No al pensionamento obbligatorio a 65 anni per la dirigenza sanitaria»: Cosmed all'attacco del decreto sulla Pa

Il decreto legge sulla pubblica amministrazione all'esame del Consiglio dei ministri di oggi (VEDI IL TESTO DELLA BOZZA SU QUESTO SITO) contiene una inaccettabile interpretazione del pensionamento obbligatorio che di fatto potrebbe consentire alle amministrazioni di licenziare i dirigenti sanitari a 65 anni. «Se questa norma fosse confermata – commenta il segretario generale Cosmed, Costantino Troise – entro settembre molti colleghi saranno costretti a lasciare il posto di lavoro, in spregio a contratti individuali già sottoscritti e ad alcune sentenze del Tar Lazio che prolungavano la permanenza in servizio. Cosa ancor più grave – prosegue Troise – è che questi posti di lavoro non saranno rimpiazzati da colleghi più giovani, ma saranno lasciati scoperti con un inimmaginabile danno per i servizi ai cittadini».

«Chiediamo al Governo - prosegue Troise - di tenere conto della legge in vigore (183 del 2011) che consente la permanenza in servizio dei dirigenti sanitari fino al 40° anno di servizio effettivo. Si riapre una partita che ritenevamo chiusa – afferma Troise – ma la Cosmed tutelerà nelle sedi giudiziarie i principi e i contenuti della legge e con essi i diritti già sanciti per i dirigenti sanitari del Ssn».