Dal Governo

Il paziente complesso tra medicina d'iniziativa e biologia molecolare: focus del ministero della Salute

«La "medicina della complessità" si esercita con la sintesi, che diviene sinergia, tra l'Ebm e la medicina narrativa, cogliendo attraverso tutti i sensi ogni dinamica della vita dell'individuo». Così nell'ultimo dei Quaderni del ministero della Salute, dedicato ai "Criteri di appropriatezza clinica, tecnologica e strutturale nell'assistenza del paziente complesso" (VEDI CORRELATO), un panel di esperti affronta la questione complessità. Quanto mai attuale: perché la presa in carico di soggetti pluri-patologici comporta un approccio che «va al di là - spiegano gli autori - del semplice coordinamento delle varie prestazioni specialistiche». E qui entrano in ballo nuovi modelli assistenziali e lo sviluppo di quella Sanità d'iniziativa di cui tanto si parla e che ancora poco viene praticata sul territorio nazionale. Anche se gli esempi non mancano: il Quaderno è infatti anche l'occasione per fare il punto sui modelli attivi, in sperimentazione o già consolidati: dal Chronic related group (Creg) lombardo all'Expanded Chronic care model adottato dalla Toscana.

Certo la sfida è anche fatta, come sempre accade, di innovazione (la Systems biology), di formazione (Capacity building e team learning) e di investimenti. Conoscitivi e culturali ma anche gestionali. «Tale trasformazione - si legge infatti nel Quaderno - sarà possibile agendo oltre che sullo sviluppo organizzativo, sulla cultura e sullo sviluppo dei sistemi di gestione delle risorse, davvero integrati e orientati ai problemi di salute e non più alla sola e puntuale erogazione dei singoli servizi di cura».