Dal Governo

Opg, ennesima proroga in vista

«Si prospetta la necessità che il Governo, anche sulla scorta delle indicazioni regionali, proponga al Parlamento una proroga del termine che rispecchi la tempistica oggettivamente necessaria per completare definitivamente il superamento degli Opg». Nella Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione dei programmi relativi al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) dai ministri Annamaria Cancellieri e Beatrice Lorenzin, compare l'ennesima battuta d'arresto sul processo di smantellamento delle strutture. I programmi di dismissione e di contestuale realizzazione dei 990 posti letto in strutture residenziali a differente livello di intensità assistenziali, presentati dalle singole Regioni, richiedono infatti ancora tempo. Perché, come spiegato al capitolo "Prospettive" della Relazione, «dalle valutazioni dei programmi presentati e dagli incontri con le Regioni è emerso che il termine previsto dalla normativa vigente, 1° aprile 2014 (...) non è risultato congruo, soprattutto per i tempi di realizzazione delle strutture, fase che si deve compiere con una serie di procedure amministrative complesse». Addio alla deadline primaverile, dunque: si slitta ancora. Ma attenzione, questa volta andrà prevista l'introduzione di «norme sanzionatorie per le Regioni che non realizzano, per quanto di competenza, la finalità del superamento degli Opg né rispettano i tempi prescritti». L'attuazione entro la deadline rientrerà inoltre tra i criteri necessari per l'accesso alla quota integrativa del Fondo sanitario nazionale. Nel frattempo, e per agevolare il processo, le Regioni dovranno semplificare l'iter burocratico e amministrativo per accelerare l'intero processo. I meccanismi suggeriti? Dal criterio del silenzio-assenso per le autorizzazioni amministrative richieste a livello locale fino a protocolli d'intesa tra le amministrazioni coinvolte, «al fine di rendere effettiva una più rapida risoluzione della problematica». Ma il nodo, ribadiscono infine dai ministeri competenti, è «la maturazione di una nuova cultura, un nuovo modo di guardare alla chiusura degli Opg e delle problematiche connesse, con interventi volti a contrastare atteggiamenti di stigma e di pregiudizio nei confronti di soggetti affetti da malattia mentale, pur se autori di fatti costituenti reato».