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Trapianti pediatrici: in calo nel 2013 quelli di fegato, rene e cuore. Report della Salute

Dal 2002 al 2013 sono stati effettuati 784 trapianti pediatrici di fegato, 747 di rene e 253 di cuore. Per il fegato dal 2008 in poi (tranne un picco nel 2012) si registra un calo costante, come per il rene (ma dal 2009), mentre per il cuore il dato annuale è di alti e bassi tra i vari anni, ma con un calo nel 2013 rispetto al 2012 e al 2011 in cui i trapianti peditarici sono stati costanti.

Sono questi alcuni dei risultati che emergono dal «programma nazionale pediatrico» di trapianti di fegato, rene e cuore, i cui risultati 2013 sono stati appena pubblicati sul sito dl ministero della Salute e curati da Sistema informativo trapianti.

Lo scorso anno tutte le tipologie di trapianti esaminati hanno comunque registrato una flessione rispetto al 2012: -17 trapianti per il fegato, -7 per il rene e -7 per il cuore.

Dal punto di vista dei centri che effettuano questa tipologia di trapianti pediatrici, il record dal 2002 al 2013 di quelli di fegato spetta agli Ospedali riuniti di Bergamo con 339 trapianti, mentre per quelli di rene ne conta 178 l'azienda ospedaliera di Padiva e per quelli cuore al top è il Bambino Gesù di Roma con 91 trapianti.

In lista per il trapianto pediatrico di fegato c'erano nel 2013 124 pazienti, di cui 36 degli anni precedenti e a fine anno erano presenti ancora in lista 32 pazienti, mentre erano 189 per il rene (136 degli anni precedenti e a finme anno 119 erano ancora iscritti alle liste) e 92 per il cuore (55 degli anni precedenti, con 59 pazienti ancora iscritti al 31 duicembre 2013).

I tempi di attesa media in lista sono stati nel 2013 di 10,3 mesi per il trapianto di fegtao, 22,2 mesi per quello di rene e 27 mesi per il cuore, mentre i tempi di attesa medi per il trapianto (per i pazianti trapiantati) sono di 3,3 mesi per il fegato, 18 mesi per il rene e 8 mesi per il cuore.

Nelle tre categorie di trapianti e decessi sono stati 7 nel 2013 per il fegato (mortalità 5,6%), uno per il rene (mortalità 0,5%) e 9 per il cuore (mortalità 9,8%).