Dal governo

Bilanci omogenei, Regioni: «Non si può "dimenticare" la sanità»

L'omogeneizzazione dei bilanci non può tagliare fuori la sanità e così la correzione in corso d'opera del Dlgs 118/2011 che la prevede, non deve lasciare indietro i conti delle aziende sanitarie. Parlano chiaro le Regioni che criticano il "vuoto normativo" creato con la proposta di Dlgs integrativo del 118, in cui al Titolo II, quello sanitario appunto, non si tocca praticamente nulla rispetto al decreto originario.

Secondo i governatori, che hanno messo a punto un documento di osservazioni e proposte, la scelta di non integrare/modificare il Titolo sanitario crea «disallineamenti e sovrapposizioni tra le regole contabili previste dal titolo I (e III nella versione in corso di approvazione) e del titolo II del Dlgs 118/2011».

È necessario invece un quadro di regole uniforme per l'intero bilancio regionale per evitare doppioni nella registrazione degli stessi eventi contabili e garantire l'efficace armonizzazione. Nel testo del Dlgs, quindi, è necessario che il Titolo II (sanità) segua le regole del Titolo I (contabilità regionale) e condividere la definizione del "perimetro sanità" predisponendo anche linee guida operative e chiarendo che questo è l'insieme dei capitoli di bilancio che riguardano le politiche socio-sanitarie del bilancio regionale i cui movimenti confluiscono nel bilancio della gestione accentrata nel consolidato sanità, risorse autonome regionali aggiuntive comprese.

Tra le altre voci prese in esame dalla lunga lista di suggerimenti e correzioni, per gli investimenti secondo le Regioni si deve garantire un anticipo del 98% delle somme vincolate così come avviene per la quota indistinta per garantire un costante flusso di cassa alle aziende e velocizzare i pagamenti ai fornitori Ssn.

E per quanto riguarda i trasferimenti alle aziende sanitarie, le Regioni giudicano restrittivo l'obbligo di assegnare alle aziende per dodicesimi: meglio dare a inizio anno le risorse secondo i fabbisogni annuali delle aziende, cosa che permette anche l'approvazione dei bilanci preventivi.