Dal governo

Danni da trasfusioni e vaccini, le Regioni minacciano lo stop ai pagamenti se il governo non salderà i creditie non definirà le competenze dello Stato

Altolà dal 1° luglio 2014 al pagamento degli indennizzi per i danni da trasfusioni o da vaccini, se entro maggio non verrà convocata una riunione straordinaria della Conferenza Stato-Regioni. E' quanto minacciano i governatori in un ordine del giorno approvato oggi e già presentato all'esecutivo - sollecitando entro maggio un incontro con tutti i ministri interessati - insieme all'ipotesi di adire le vie legali per ottenere la restituzione delle somme anticipate.

Le Regioni chiedono che «vengano definite e accertate le competenze dello Stato, siano garantiti a favore delle Regioni e Province Autonome il rimborso di tutti gli oneri sostenuti per gli anni 2012 e 2013, e venga ripristinato il finanziamento per gli anni successivi (...) La situazione che si è venuta a creare a fronte del mancato finanziamento degli oneri per il pagamento degli indennizzi previsti dalla legge 210/1992 - scrivono nel documento i governatori - è estremamente grave per diversi ordini di motivi, in quanto oltre a comportare disparità di trattamento tra cittadini portatori dei medesimi diritti, costituisce un onere finanziario che le Regioni e le Province Autonome non sono in grado di sopportare».
Infatti, in assenza del finanziamento statale, le Regioni e le Province autonome hanno continuato, dal 2012 ad oggi, ad erogare il pagamento degli indennizzi alle persone interessate, maturando un credito crescente nei confronti dello Stato che ammonta a oltre 325 milioni di euro per gli anni 2012 e 2013.
Inoltre, per garantire il pagamento degli arretrati dovuti a titolo di rivalutazione dell'Indennità integrativa speciale, il fabbisogno finanziario stimato dalle Regioni ammonta a oltre 200 milioni di euro e, in seguito ad una sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, si dovrà garantire il pagamento di questi oneri entro il 3 giugno. «Finora - concludono i presidenti delle Regioni e delle Province autonome - tutte le iniziative intraprese in materia dalle Regioni e dalle Province Autonome non sono state accolte dal Governo e ormai non è più procrastinabile questa situazione di totale latitanza di relazioni e di rapporti di leale collaborazione istituzionale che consentano di affrontare e risolvere il problema».